Genova. Ha vagato sconvolto per 48 ore Javier Napoleon Pareja Gamboa, il 52enne che la sera di sabato ha ucciso con una coltellata al petto la moglie Angela Reyes Coello, nella loro abitazione di via Fillak a Certosa. Ha comprato superalcolici e ha girato inebetito e sotto choc per quello che aveva fatto. L’uomo, difeso dagli avvocati Patrizia Franco e Michele Ciravegna, questa mattina è stato interrogato per circa 4 ore dal sostituto procuratore Gabriella Marino.
Ha spiegato al magistrato che quel sabato, dopo che lui era rientrato dall’Ecuador perché glielo aveva chiesto la mogli,e avevano cominciato a litigare a causa di una relazione extraconiugale che lei secondo quanto affermato dall’uxoricina avrebbe avuto da lungo tempo. Poi avevano cenato e si erano messi sul divano: lì una nuova furiosa lite. “A un certo punto non ci ho più visto – ha raccontato il 52enne – ho preso un coltello dalla cucina e l’ho colpita”.
Pareja poi è uscito di casa senza prendere nemmeno i documenti, ha spento il telefono. Ha portato con sé l’arma del delitto: agli investigatori ha detto oggi che l’ha gettata da un cavalcavia, ma non ricorda quale. Da due giorni lo cercavano i carabinieri, ma a trovarlo questa notte è stata una volante del reparto prevenzione crimine Liguria. I poliziotti hanno visto quest’uomo vagare barcollante e lo hanno portato in Questura per l’identificazione. Lì Pareja avrebbe cominciato ad autoaccusarsi dell’omicidio della moglie
A quel punto la polizia ha avvisto il magistrato e ha accompagnato l’uomo in Procura. Il fermo da parte del pm è scattato ufficialmente solo nel primo pomeriggio dopo l’interrogatorio a cui hanno partecipato funzionari della polizia e ufficiali dei carabinieri, essendo questi ultimi incaricati dell’indagine. Domani dovrebbe essere dato l’incarico per l’autopsia sul corpo della donna mentre probabilmente giovedì mattina Pareja sarà ascoltato dal gup Massimo Cusatti per l’interrogatorio di garanzia.