Divisivo a chi?

Niente patrocinio di Tursi al Liguria Pride ma il Municipio ospita e patrocina un evento del Ramo D’Oro

Terrile (Pd): "Interrogazione a Serafini" La replica dell'assessore: "Responsabilità è del Municipio, se rileveremo legame tra associazione e realtà che sostengono ideologie contrari a valori costituzionali rimuoveremo patrocinio"

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Genova. “Dimmi chi patrocini e ti dirò chi sei” scrive il consigliere del Pd Alessandro Terrile che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta all’Assessore alla Cultura Elisa Serafini mentre i consiglieri di minoranza del municipio medio levante hanno già chiesto una commissione in merito che potrebbe tenersi questo venerdì.

Succede infatti che se da un lato il Comune di Genova ha rifiutato il patrocinio al Liguria Pride considerato “divisivo” dall’altro il Municipio Medio Levante – in mano al centro destra con Francesco Vesco – ha dato locali di via Mascherpa e il proprio patrocinio alla presentazione di un libro da parte dell’associazione culturale il Ramo d’Oro di corso Buenos Aires.

Il libro presentato è un saggio del giornalista Riccardo Michelucci sul conflitto anglo-irlandese che verrà presentato sabato 7 aprile alle 16.30.Ma il punto non riguarda il libro, bensì gli organizzatori.

Che cos’è il Ramo d’oro? Loro si definiscono un’associazione che si occupa della “diffusione della cultura anticonformista e del pensiero Tradizionale” (maiuscolo sì): in passato prima dell’apertura delle sedi di Casapound o Lealtà Azione hanno invitato a ripetizione i loro esponenti di spicco per iniziative condivise. E, come ha scoperto il consigliere Terrile, bastano due clic sul loro sito per avere prova della vicinanza con i movimenti di estrema destra (fra l’altro mai negata).

Bruco, il degrado del fratello minore

Sul sito del Ramo d’oro infatti si viene invitati a donare il 5 per mille a tre organizzazioni benefiche: l’Associazione Fiamme Bianche R.S.I., la Fondazione Repubblica Sociale Italiana e l’Isola delle tartarughe Onlus, a cura di Casa Pound.

“Insomma, niente patrocinio al Gay Pride perché “divisivo” – dice Terrile – ma per il Ramo d’Oro non c’è problema, e oltre al patrocinio il Comune concede pure la sede”. Nell’interrogazione Terrile chiede se il Comune abbia dato il suo assenso all’iniziative e se il patrocipio e l’uso dei locali rispetti le prescrizioni contenute nella ‘mozione antifascista’ approvata a Tursi un paio di mesi fa.

“La responsabilità è del Municipio – spiega a stretto giro l’assessore comunale Elisa Serafini – noi come Comune abbiamo ricevuto indicazioni di un ‘pacchetto di eventi’ che comprendevano presentazioni di libri, attività che apparivano del tutto legittime. Se però venisse verificato un legame tra l’associazione, di cui il Municipio aveva ricevuto lo Statuto, che organizza la presentazione e realtà che sostengono la divulgazione di ideologie contrarie ai nostri valori costituzionali, di libertà e democrazia, rimuoveremo immediatamente la concessione del patrocinio.”

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