Il processo

Morte di Adele, il pm chiede 13 anni di carcere per il fidanzato

E' accusato di morte come conseguenza di altro reato

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Genova. Il sostituto procuratore Michele Stagno ha chiesto tredici anni di reclusione per Sergio Bernardin, 19 anni, imputato per la morte della fidanzatina Adele De Vincenzi.

La ragazzina, residente a Chiavari, era morta a Genova il 29 luglio scorso dopo aver assunto assieme ai due e a un’amica della Mdma , una droga sintetica. Bernardin è accusato di morte come conseguenza di altro reato e spaccio.

Oltre a Bernardin, è stato processato in abbreviato e assolto in primo grado è anche un altro giovane, amico della vittima: Gabriele Rigotti. Ma dopo l’assoluzione a Rigotti è stato contestato un altro reato: l’omissione di soccorso.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della squadra mobile, i due giovani avevano consumato la droga insieme ad Adele e a un’altra minore. La ragazza si era sentita male mentre si trovava in via San Vincenzo insieme agli amici e poi era morta subito dopo all’ospedale Galliera. A chiamare i soccorsi, quella notte, era stato un netturbino il quale aveva visto la ragazza per terra e gli amici `confusi´ che a suo dire «non facevano nulla». Per il gup Nutini, invece, l’acquisto della droga fu concordato da tutti e quattro i giovani. Lo stupefacente era stato venduto da un pusher di 17 anni a Busalla, indagato dal tribunale dei minori.

Il tribunale ha rinviato al 26 aprile per la sentenza

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