Genova. Questa mattina gli agenti del reparto commercio della Polizia Municipale, in servizio presso il mercato rionale di piazza Palermo, durante un attività di controlli mirati alla verifica dei documenti idonei allo svolgimento delle attività di commercio su area pubblica, hanno notato su di un banco alcuni piumini con il logo di una nota marca di abbigliamento sportivo esposti alla vendita a 50 euro l’uno, molto al di sotto ripetto al valore di mercato dei prodotti autentici.
Da un primo esame, i capi di abbigliamento apparivano di grossolana fattura con visibili difetti di cucitura e rifinitura, pertanto gli agenti hanno messo in atto una verifica più accurata, constatando che tutti i capi firmati esposti erano falsi, essendo privi dell’ologramma e codice QR identificativo che ogni capo originale deve avere all’interno.
Inoltre nell’etichettatura era riportato come materiale utilizzato per l’imbottitura tessuto sintetico, anziché piume d’oca e, nell’etichetta interna usata per l’identificazione di originalità risultava un numero di serie uguale per tutti i capi esposti di conseguenza gli agenti hanno proceduto al sequestro della merce posta in vendita (13 piumini senza maniche e 6 piumini interi) e hanno proceduto nei confronti del gestore del banco, un cinquantenne italiano, per il reato di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
“Con la riorganizzazione della polizia municipale e i nuovi incarichi attribuiti ai comandanti dei reparti, arrivano finalmente i primi risultati – dicono l’assessore al Commercio Paola Bordilli e l’assessore alla Sicurezza e alla polizia Municipale Stefano Garassino – l’abusivismo non è un “peccato veniale”.
La produzione è riconducibile a vera e propria criminalità e la vendita di materiali contraffatti, oltre che generare ingiusta concorrenza, danneggia i consumatori, oltre che l’azienda titolare del marchio. Materiali scadenti e colori potenzialmente dannosi alla salute – continuano gli assessori – possono causare un immediato danno al cittadino-consumatore. “Continueremo a combattere ogni forma di abusivismo, dalla vendita totalmente abusiva messa in pratica dagli stranieri fino a quella messa in atto da chi prova a utilizzare persino i mercati rionali per diffondere merce non regolare e guadagnare indebitamente sulla pelle dei colleghi e dei cittadini. Non dimentichiamo – concludono Garassino e Bordilli – i posteggiatori abusivi che arrivano a minacciare e a danneggiare le auto nelle aree di sosta, tanto è vero che i primi due ordini di allontanamento (daspo urbano) sono stati assegnati proprio a due di loro. Siano soddisfatti di come il corpo di polizia municipale sta attuando gli input di questa amministrazione. Stiamo dimostrando ai cittadini che lavoriamo concretamente per cambiare le cose”.