Chiavari. Si ritrova l’Entella e conquista tre punti pesantissimi in una partita nella quale si è passati dall’inferno alla strada che porta al paradiso, trasformando in euforia ciò che pochi minuti prima era disperazione. Sia chiaro, è una strada tutta ancora in salita che si dovrà percorrere con le stesse qualità messe in campo nel secondo tempo possibilmente eliminando le imperfezioni viste nei primi 54 minuti di gioco. La vittoria di sabato esalta il peso della psicologia anche in una squadra di calcio, bloccata mentalmente per più di metà gara e capace di trasformarsi prendendo energia dal gol che ha accorciato le distanze.
Un segnale importante, la conferma di alcune qualità che questo gruppo ha spesso messo in mostra ma anche la conferma di una certa fragilità mentale figlia di una situazione di classifica che non permette più nessuna distrazione. Non è mai facile giocare per un unico risultato specie quando hai una rosa ridotta ai minimi termini in alcuni reparti, quando il calendario ti propone impegni ravvicinati e quando nemmeno la sorte vuole darti una mano; è successo anche sabato con due legni colpiti. Eppure l’Entella, in soli trenta minuti, si è tirata fuori da una sconfitta che addirittura aveva indotto qualcuno a lasciare anzitempo lo stadio per nulla fiducioso di cosa sarebbero stati capaci di fare da li a poco i ragazzi di mister Alfredo Aglietti.
L’allenatore dichiara: “Avevamo preso un gol sicuramente anche per colpa nostra perché avevamo fatto uscire Rajcevic in mezzo a tre giocatori che poi ha allargato e Mammarella ha trovato il sette, molto simile al gol che abbiamo preso con Kragl. Però è anche ‘giusto’, l’ho detto anche ai ragazzi, perché non si può far uscire un giocatore in quella maniera. Il 2 a 0 invece nasce casuale, perché noi stavamo facendo la partita, però ero convinto e l’avevo anche detto alla squadra che queste partite, con questo caldo, non durano novanta ma centottanta minuti perché non finiscono mai, che il finale della partita sarebbe stato fondamentale e così è stato. Noi stavamo bene fisicamente e siamo venuti fuori; siamo stati bravi sul 2 a 0 a non perdere la testa, a rimanere in partita e riaprirla subito. Alla fine è stata sicuramente una bella giornata, anche se ad oggi saremmo salvi ma la classifica dice anche che siamo ad un punto dalla retrocessione diretta, quindi le cinque partite saranno tese come quella di oggi. Un campionato ed un finale di stagione bellissimi”.
“Questa partita sembra quella di Vercelli – prosegue -. Nel primo tempo non avevamo fatto bene là, non abbiamo fatto bene oggi. Andiamo sotto 2 a 0, rischiamo anche il tracollo e poi alla fine tiriamo fuori mezz’ora bellissima che ci permette di gioire in un giorno che sportivamente parlando poteva essere funesto. Invece l’abbiamo ritirata su con merito, con organizzazione e con gioco, non è stato casuale; dopo il rigore ci abbiamo ancora creduto: quella poteva essere la molla negativa, perché eravamo in spinta, dopo il 2 a 2 si vedeva che la partita potevamo vincerla ma invece il rigore poteva dar di nuovo coraggio a loro e invece abbiamo continuato, l’abbiamo vinta e sono molto contento per i ragazzi, perché al di là di quello che si vede non è facile giocare in questi momenti con un fardello addosso, dover vincere le partite per forza. La gente che non fa il nostro mestiere a volte non capisce, perché ci sono tanti aspetti psicologici che pesano. Oggi per non era chiaramente una partita da vincere, e lo dice anche la classifica, perché se non avessimo vinto sarebbe stata diversa. Però non è mai facile vincere o pensare di entrare in campo solo per vincere, perché poi se siamo più o meno con la Pro Vercelli anche noi qualche difettuccio lo abbiamo ed è chiaro che dobbiamo cercare di limarli, dobbiamo cercare di lavorarli e fare quello che abbiamo fatto oggi con l’atteggiamento giusto che abbiamo avuto nel secondo tempo. Con questo tipo di caratteristiche alla fine ce la faremo”.
“Oggi veramente il pubblico è stato fondamentale, ci ha spinto fino alla fine, a dimostrazione che non bisogna per forza essere diecimila per spingere una squadra, ma basta che tutto il pubblico sia coinvolto. Non dimentichiamo che per l’Entella stare in Serie B è un lusso e questo lusso deve essere capito da tutti: da noi, dai giocatori ma anche dai tifosi che vedono degli spettacoli bellissimi come quello di oggi con squadre e piazze importanti. Quindi – conclude Aglietti – è giusto che la squadra venga sostenuta per tutta la partita. Se poi alla fine le cose non vanno bene e la squadra non è piaciuta è giusto anche prendersi i fischi, però quello che è successo oggi durante la gara credo sia stato anche uno dei motivi per cui siamo riusciti a ribaltare la partita”.
Il centrocampista Francesco Ardizzone spiega: “Siamo rientrati nello spogliatoio e ci siamo detti di tirare fuori un po’ d’orgoglio. Ci siamo scrollati un po’ di tensione di dosso e abbiamo buttato tutto sul campo. Sono stato fortunato a prendere quella ed è andata dentro. È strano come il destino mi abbia fatto segnare contro la Pro Vercelli che è stata la mia squadra per tanti anni e tra l’altro avevo subito una rimonta del genere dall’Entella in casa con la Pro Vercelli, due anni fa. Il calcio è strano, però sono contento che sia andata così e adesso dobbiamo continuare su questa strada. Questa era una partita da vincere: ce lo siamo detti in settimana e prima della partita. All’inizio abbiamo fatto fatica ad uscire e loro sono stati superiori; poi nel secondo tempo ci siamo scrollati di dosso questa tensione, ci siamo liberati e siamo stati bravi e fortunati a ribaltarla”.
Le partite tra Entella e Pro Vercelli non sono mai qualunque. “È nato tutto in quell’anno di Lega Pro quando ci contendevamo il campionato. Sono sempre state partite tiratissime, le ricordo veramente con piacere anche quando giocavo con la Pro Vercelli. Oggi – conclude – siamo stati fortunati, è andata bene. Questa rivalità è molto sana, è sempre bello giocare partite così”.
Il difensore Francesco Belli commenta: “È stata soprattutto una prova d’orgoglio nel secondo tempo, perché sicuramente noi non siamo la squadra del primo tempo, quindi abbiamo cercato di buttare in campo tutto quello che avevamo, anche la condizione fisica è buona e siamo riusciti fino alla fine a spingere per fare anche il terzo gol e ribaltare il risultato”.
Riguardo alla prossima gara, dichiara: “Penso che dovremo fare una prova coraggiosa, perché Bari è sicuramente un campo difficile. Noi dobbiamo andare là per cercare di fare la nostra partita e cercare di muovere assolutamente la classifica, perché in un momento della stagione come questo anche un punto sarebbe molto importante. Sapevamo già dall’inizio che sarebbe stato un campionato difficile, perché c’è molto equilibrio. Siamo otto squadre che lottiamo per la permanenza in Serie B, quindi dobbiamo affrontare queste cinque partite con tanta fame e tanta aggressività, perché per noi sono come cinque finali”.
Simone Icardi, centrocampista, afferma: “Era importantissimo, lo sappiamo, vincerla da subito; purtroppo abbiamo fatto un primo tempo dove abbiamo sbagliato su alcuni concetti. Loro, molto bravi, ci hanno messo in difficoltà. Appena abbiamo cambiato siamo stati bravi ad aggredirli; anche cambiando abbiamo subito il gol del 2 a 0. In questi casi non dobbiamo mai mollare perché la stagione è così, dobbiamo lottare fino all’ultimo, crederci sempre. Io metto il contributo sia nell’assist sia nel rigore. Sabato scorso con l’Avellino la palla mi era passata sotto al piede. Dobbiamo crederci sempre e finalmente ci ha premiato”.
Il gol dell’1-2 ha cambiato la partita. “Ti dà una spinta perché cominci a crederci di più. Noi siamo rientrati in campo sull’1-0 e credevamo subito di recuperarla; il 2-0 ci ha un po’ stroncato le gambe. Ma non dobbiamo mai mollare: il 2-1 ti dà una spinta, il 2-2 ti dà un’altra spinta, il rigore sbagliato non fa niente, ti dà una spinta. La stagione è così: dobbiamo crederci fino in fondo, vincere e salvarsi il prima possibile”.
Il centrocampista Marco Crimi commenta: “È dura vederla sia da fuori che in campo: una partita sul 2 a 0 poi rimontarla sul 3 a 2 fa sia bene al morale che alla testa perché se perdevi era una partita disastrosa e vivevi la settimana male, invece dobbiamo prenderla come una cosa per affrontare ancora meglio la prossima e cercare di fare punti”.
Cosa manca alla squadra per affrontare con la giusta cattiveria anche i primi tempi? “Se avessimo la risposta l’avremmo messa in campo. Purtroppo abbiamo visto che facciamo più fatica nel primo tempo e cerchiamo ogni settimana di migliorare questa cosa però ancora non siamo riusciti a trovare la quadratura. Anche oggi i tifosi ci hanno dato una mano – conclude Crimi -. Quando hai l’aiuto del pubblico sicuramente fai meno fatica”.