Genova. Anche il bilancio 2017 di Aeroporto di Genova spa si chiude in utile (+11 mila euro) ma il presidente Paolo Odone sottolinea come “senza l’accantonamento dovuto al fallimento Alitalia avremmo avuto 1 milione e mezzo di euro in più da investire, 6 milioni in tutto se contiamo a quanto abbiamo rinunciato negli ultimi anni”. Il consiglio di amministrazione dello scalo genovese ha approvato oggi il bilancio 2017 che include anche 3,4 milioni di euro di investimenti. “Senza la vicenda Alitalia – aggiunge Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale, azionista al 60% – avremmo avuto un utile netto di circa 900 mila euro, superiore ai 795 mila del 2016, già record storico”.
Odone e Signorini, insieme al neo direttore generale Piero Righi, appena nominato dal cda, hanno ricordato gli obbiettivi per il 2018. Tra questi l’aumento dei proventi del 17%, da 27 a 32 milioni di euro, la definizione di un nuovo piano industriale, la prosecuzione degli investimenti sull’infrastruttura aeroportuale, con l’avvio del restyling del terminal. Entro il 2019 si prevede l’avvio dei lavori di ampliamento, e entro il 2021 quelli per il collegamento aeroporto-ferrovia.
“Può sembrare un tecnicismo ma un importante passo, negli ultimi mesi, è stato l’assessment del personale dell’aeroporto – sottolinea Odone – uno strumento di valutazione che ci ha permesso di capire come sviluppare meglio le professionalità, le potenzialità, le criticità e le esigenze formative”. “Privatizzare l’aeroporto non è la priorità – ha affermato Signorini – ma con la nuova governance di cui ci siamo dotati e con una concessione a lungo termine nel 2027 crediamo che lo scalo possa essere appetibile a chi vorrà investire”. (ANSA)