Genova. Presidio di protesta domani, 12 aprile, dalle 10 alle 14, per gli iscritti alla Funzione Pubblica Cgil dell’ospedale Gaslini, stufi dell'”imbarazzante silenzio delle controparti dopo i vari tentativi di porre all’attenzione le gravi questioni che riguardano la gestione e le attività del nostro Istituto”, scrivono in un volantino. “Si continua in una situazione di ingovernabilità totale, con il personale infermieristico e gli operatori sanitari costretti a sobbarcarsi turni/attività aggiuntivi/e per sopperire alla carenza di personale. Carenza che ovviamente si evidenzia anche per le altre figure tecnico sanitarie e amministrative, con ripercussioni sulla gestione ordinarie delle attività”.
Il comitato degli iscritti alla Funzione pubblica della Cgil e i delegati della Rsu denunciano che “non c’è reparto o servizio che non debba ogni giorno fare i conti con tagli e riduzioni delle risorse a disposizione sia di personale che materiali, con interi settori lasciati da tempo privi di guida, un ambiente lavorativo sempre più problematico che trova nel ricorso alle prescrizioni, e/o limitazioni alle attività l’unico strumento in grado di dare risposte a evidenti necessità di intervento sul clima e sul benessere lavorativo. Determinando al tempo stesso però l’annullamento di tutte quelle procedure che potrebbero essere adottate in una normale gestione delle dinamiche lavorative come la mobilità ordinaria, la rotazione degli incarichi e dei lavori, momenti di confronto (alleggerimento) e sostegno per situazioni lavorative pesantissime anche dal punto di vista emotivo, il pieno riconoscimento professionale, il giusto riposo”.
Il collegio di direzione – questa l’accusa – invece che occuparsi di tutto ciò si preoccupa dell’organizzazione delle segreterie dipartimentali. “Oppure ci si affanna per aprire la nuova struttura dell’Hospice per poterla mostrare al presidente della Repubblica quando a maggio verrà in visita nel nostro istituto (chissà se i soldi per abbellire l’istituto per l’occasione sono già stati trovati), apertura che per noi, viste le risorse impegnate riteniamo necessaria, ma che vista la “grande” lungimiranza dei nostri amministratori avverrà come si dice ad isorisorse, ovvero senza assunzione di personale, ma recuperandolo da quello in servizio. Determinando in questo modo, se possibile, un ulteriore problema nella gestione della turnistica del personale Infermieristico e operatori sanitari”.
La mobilitazione è proposta, annuncia il sindacato anche alle altre organizzazioni presenti in istituto.