Genova. Il comitato permanente della resistenza della Provincia di Genova, che si è riunito oggi in vista dell’organizzazione delle celebrazioni per il 25 aprile su proposta di Mino Ronzitti, Presidente dell’istituto ligure per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, ha espresso “apprezzamento e solidarietà verso l’assessore Elisa Serafini in merito alla polemica scaturita dall’iniziativa dell’Associazione “Il Ramo d’Oro”.
Il comitato, presieduto dal sindaco di Genova Marco Bucci e che vede tra i partecipanti il presidente dell’Anpi Genova Massimo Bisca, Mino Ronzitti presidente del ILSREC, e Gilberto Salmoni, presidente della sezione genovese dell’associazione deportati, scrive nella nota che Serafini “in coerenza con la mozione approvata dal consiglio comunale, ha assunto una posizione chiara e netta che fa onore a Lei e al ruolo che ricopre”.
Infine il comitato “ricorda inoltre che il 25 aprile (Giorno della Liberazione dal nazi-fascismo) è, insieme al 2 giugno, data a fondamento della Repubblica e della democrazia in Italia, patrimonio inclusivo di tutta la comunità nazionale”. “Quello che volevano era ribadire il valore del 25 aprile a maggior ragione dopo alcune alcune affermazioni del presidente del Municipio Medio Levante e che chi come il ramo d’oro sostiene teorie negazioniste si pone al di fuori della Costituzione – commenta il presidente di Anpi Genova Massimo Bisca – e a questo proposito ho anche suggerito al sindaco Bucci di riunione un po’ dei presidenti di Municipio per far loro un corso sulla storia di questa città e sui valori che la fondano perché credo che alcuni di loro ne abbiamo bisogno”.
A proposito della condanna alle ideologie sostenute dal Ramo d’Oro tuttavia il documento proposto da Ronzitti e Bisca, terminava con la frase: “Il Comitato manifesta inoltre la più viva preoccupazione per il contenuto di siti come quello de Il Ramo d’Oro, dal quali traspare un’ideologia negazionista, storicamente falsa, culturalmente disonesta e moralmente indegna”. Tuttavia, dopo che il presidente Anpi ha lasciato la riunione per recarsi a un altro impegno istituzionale, il testo è stato ‘epurato’ e l’ultima frase è scomparsa, ‘vittima’ dell’ennesima mediazione per non creare evidentemente troppe tensione con gli alleati e parte della stessa giunta comunale.