Genova. La notizia, in realtà, ribalza da Ascoli Piceno, nelle Marche, dove ha sede la Sabelli, tra le maggiori industrie casearie italiane a compagine familiare. Azienda che ha acquisito il Caseificio Val d’Aveto, produttore di nicchia di yogurt colato e formaggi tradizionali nel segmento premium.
L’azienda genovese è nata più di 25 anni fa con la produzione di formaggi tipici liguri e si è specializzata successivamente nella produzione di yogurt con l’antica tecnica della colatura. Gli azionisti fondatori, le famiglie Cella-Pastorini e Fontana, rimarranno con quote di minoranza per dare continuità al business e proseguire con la tradizione.
Sabelli continua a crescere proprio tramite acquisizioni in nicchie ad alto valore aggiunto che proiettano il gruppo caseario a raggiungere i 150 milioni di euro di fatturato consolidato. Fondato nel 1921 da Nicolangelo Sabelli, nel 2016 ha acquisito ad esempio Trevisanalat dal fondo di
private equity Alto Partners.
Il Caseificio Val d’Aveto ha generato nel 2017 un fatturato di circa 4 milioni di euro. Agli yogurt colati si affiancano formaggi freschi e stagionati tipici della tradizione ligure. Secondo Simone Mariani e Angelo Galeati, amministratori delegati di Sabelli, l’acquisizione “è in linea con la nostra strategia di portare all’interno del nostro gruppo campioni nelle rispettive nicchie del Food Made in Italy”.
“Siamo orgogliosi che un gruppo come Sabelli si sia avvicinato alla nostra realtà ed abbia deciso di proporci di entrarvi a farne parte – dice Graziella Pastorini, presidente e rappresentante degli azionisti di Caseificio Val d’Aveto – Stiamo raddoppiando le linee produttive per stare dietro alle richieste del mercato e l’ingresso di Sabelli ci sarà sicuramente di aiuto”.