Genova. Il quartiere genovese del Lagaccio conquista un “polmone verde”, un parco urbano che sarà completata entro tre anni che si estenderà per circa un ettaro, sui cinque complessivi disponibili all’interno dell’area dell’ex Caserma Gavoglio e che, anche se nessuno conferma ufficialmente, potrebbe diventare una delle fermate della funivia che collegherà il mare alla cinta dei forti.
L’area verde, finanziata in parte dall’Unione Europea, sarà il punto cardine dell’intera riqualificazione, rappresenta, infatti, uno dei lotti funzionali del programma di valorizzazione della struttura. Un progetto molto ambizioso che testimonia la volontà di investimento del Comune di Genova su questo territorio.
“Qualcuno aveva buttato un po’ di nebbia sulla realtà – spiega l’assessore a Lavori Pubblici e Manutenzioni Paolo Fanghella – ma noi non abbiamo diminuito gli investimenti anzi, li abbiamo alzati. Abbiamo già deciso di destinare ai lavori per la realizzazione del parco urbano, e per la mitigazione dei rischi idrogeologici e altre opere interne al lotto della caserma, circa 7 milioni e 300 mila euro, una cifra superiore rispetto a quanto previsto dalla precedente amministrazione. Si tratta di opere già finanziate per il 2018 che prevedono l’avvio degli interventi entro l’anno in corso e che, nel 2020, vedranno lo stanziamento di altri 1,1 milioni”.
Dal 23 marzo, quindi, inizierà un confronto tra istituzioni, studiosi, associazioni di categoria e abitanti del quartiere per creare un laboratorio permanente. “Il Living lab sarà importante nella progettazione – ha sottolineato Simonetta Cenci, assessore a Urbanistica e Demanio – e permetterà ulteriori innovazioni sulle funzioni degli edifici e delle strutture che riguarderanno, anche, aree per lo sport e più specifiche per il quartiere. Il progetto c’è ma è parziale, e quindi si può pensare anche a qualche elemento innovativo,prendendo, magari, spunto da quello che è stato fatto da altre città europee che hanno affrontato in maniera molto positiva situazioni simili. E poi speriamo che arrivi qualche investitore che possa prendere in concessione qualcuno di questi edifici”.
Fondamentale, in questo percorso, il lavoro svolto dal mondo dell’associazionismo, che ha fatto veramente la differenza. “Questa è una dimostrazione – ha spiegato il Presidente del Municipio, Andrea Carratu’ – che quando i cittadini vogliono ottengono risposte”.