Vertenza

Trony, cessione ramo d’azienda unica soluzione per i lavoratori. A Genova rischiano in 16

L'eventuale esercizio provvisorio potrebbe essere l'unica modalità per salvaguardare i livelli occupazionali

trony
Foto d'archivio

Genova. Ancora incerto il destino occupazionale dei 500 lavoratori dei 35 negozi della catena Trony a marchio Dps Group.

Domani il Giudice fallimentare del Tribunale di Milano valuterà l’autorizzazione all’esercizio provvisorio dei punti vendita, requisito essenziale per formalizzarne la cessione ad eventuali investitori interessati all’acquisizione e al rilancio aziendale.

E’ questo lo scenario che si prospetta al termine del previsto confronto al ministero dello Sviluppo Economico tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs e la curatela fallimentare della società del gruppo di distribuzione di elettronica di consumo.

«Il nostro auspicio è che il Tribunale competente domani dia l’autorizzazione all’esercizio provvisorio dei punti vendita» ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto. «Ci auguriamo che si palesino tempestivamente manifestazioni di interesse volte al mantenimento dei livelli occupazionali e a scongiurare la chiusura definitiva dei punti vendita, sarebbe l’unico modo per risollevare le sorti di almeno parte dei negozi attraverso un serio piano di rilancio e per consentire ai 500 lavoratori l’accesso agli ammortizzatori sociali in continuità non previsti in caso di cessazione di attività» ha concluso il sindacalista.

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