Appello

Trasporto pubblico, il sindacato Orsa: “Non dimenticatevi di metropolitana, impianti speciali e del trenino di Casella”

Arriva la lettera a tutto campo dei lavoratori che incoraggia la giunta a investire di più e meglio nel trasporto pubblico

Trenino di Casella, ferrovia
Foto d'archivio

Genova.Una critica e un appello all’amministrazione comunale, per portare all’attenzione i molti problemi ancora da risolvere per il trasporto pubblico genovese, alla luce della prossima fusione con Atp e dell’affidamento in house del servizio.

Per il sindacato Orsa, il tema sicurezza per gli autisti, spesso vittime o spettatori di episodi di violenza, anche nei loro confronti, finalmente è diventato oggetto di dibattito istituzionale grazie alle discussioni avvenute in Sala Rossa, tra esponenti di maggioranza e opposizione.

Ma questo non può bastare: “Quello che però a volte molti si dimenticano è che anche la metropolitana, gli impianti speciali e la ferrovia Genova-Casella, fanno parte del TPL Genovese”, si legge nel comunicato stampa del sindacato, che fa riferimento diretto ai mezzi della linea metro.

“La metropolitana di Genova non gode di ottima salute i treni di 1° generazione sarebbero da pensionare, i treni di 2° generazione avrebbero bisogno di interventi, che però richiederebbero un fermo che pregiudicherebbe il servizio, mentre i treni “nuovi” di 3° generazione sono un vero pasticcio.

Secondo i lavoratori, infatti, nei nuovi convogli mancano le telecamere di sicurezza, “faticano a superare i collaudi” e ancora oggi “non possono girare in accoppiamento”.

“Gli impianti speciali non se la passano meglio, Granarolo ferma, Villa Scassi ferma, Castelletto ferma – aggiungono – Oltre gli anni che si fanno sentire anche per loro, ci sono i fermi per collaudi, contenziosi e il tutto ricade sulla gomma dove le rimesse devono coprire il servizio con le corse sostitutive”.

Infine la Genova-Casella, patrimonio dell’Unesco, che secondo il sindacato: “andrebbe valorizzata in ambito turistico, ma avrebbe bisogno di treni nuovi, di adeguamenti dei binari e stazioni, quindi di copiosi investimenti”.

Il comunicato di conclude con un appello per la nuova giunta: “Incrociamo le dita e attendiamo gli sviluppi che per una volta almeno godono di una volontà politica dotata di una visione futura di Genova e non il solito, miope tapullo a breve scadenza”.

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