Musica

The Hourglass, il nuovo singolo dei Burn the Ocean. La miscela pesante tra passato e futuro

Stoner-metal prodotto "alla vecchia maniera". Il video clip registrato sul tetto del Buridda

Bruco, il degrado del fratello minore

Genvoa. Se ne avete a sufficienza di easy listening, indie e cantautori vari, da Genova arriva il nuovo Ep dei Burn the Ocean, il gruppo stoner-metal nato dalle ceneri dei 2 Novembre, la storica band che tra i primi portò questo genere anche sotto la Lanterna.

Tutto questo è condensato in “The Hourglass”, il singolo uscito in queste ore, autoprodotto, accompagnato da un video girato sul tetto del Lsoa Buridda, insieme agli artisti circensi dei laboratori dello spazio sociale.

I Burn The Ocean nascono dall’idea di fondere due distinte realtà musicali in un’unica e solida entità. L’energia e l’emozionalità del power rock trio 2Novembre incontra l’attitudine metal senza compromessi di Fabio Palombi, frontman dei Nerve. Entrambe le band hanno passato più di 15 anni della loro carriera infuocando palchi italiani ed internazionali, creando musica e rilasciando dischi di anno in anno. Queste esperienze di vita si sono quindi fuse in una solida realtà.

Il brano è contenuto in “Zeit”, pubblicato il 16 marzo, che è il primo di una serie di 4 Ep che verranno pubblicati nel corso dell’anno: brani interamente registrati in presa diretta al fine di ricreare atmosfere e feeling volutamente orientate a sonorità del passato riviste in chiave moderna. La produzione è come sempre affidata a Fabio Palombi voce e chitarra della band, nei suoi Blackwave Studio di Genova. La band, reduce dal primo tour europeo sta ora pianificando nuovi appuntamenti live in Italia e fuori confine e continua a concentrarsi in studio sulla produzione dei nuovi brani.

“Per chi non lo sapesse, il music business a cui eravamo abituati è morto e la musica come forma d’arte è tormentata e quasi totalmente sopraffatta da un etica di puro consumismo – ci spiega Fabio Palombi – mortificandone totalmente il suo più nobile significato originale”.

Per questo motivo i ragazzi hanno fatto altre scelte: quella dell’autoproduzione professionale, ottenuta “rinunciando ad alcuni privilegi che la tecnologia moderna concede in studio di registrazione forzandoci ad una metodologia tipica di altri tempi registrando in presa diretta: tutta la band in una sala, microfoni aperti e pochi se non zero ritocchi”.

“Per nostra fortuna riusciamo nel nostro intento anche grazie al fatto che posso occuparmi direttamente della produzione nel mio studio, Il Blackwave, cosa che ci fornisce il vantaggio di investire i nostri sforzi economici in altre direzioni come ad esempio la produzione video, strettamente correlata alla promozione”.

“Il video per il brano “The Hourglass”, nasce dalla collaborazione con un giovane regista a nome Fulvio Masini. Questo video è il nostro personale tributo a due elementi fondamentali della nostra identità : la nostra splendida città e il senso di appartenenza ad una comunità, ad un collettivo come ad esempio quello dei ragazzi del L.S.O.A. Buridda – continua il cantante della band – Al di là dell’orientamento politico, che è totalmente slegato dal nostro messaggio musicale, le splendide immagini riprese dal tetto della nuova sede del Buridda rappresentano un forte messaggio di riqualificazione e restituisce a tutti noi uno splendido scorcio della nostra città… sicuramente molto più potente che buttare in terra qualche tappeto rosso qua e là per nascondere ciò che non si vuole vedere. C’è molta arte, poesia e cuore in quello che fanno i ragazzi del Buridda e la volontà e lo spirito di collaborazione che ci hanno dimostrato nella realizzazione di questo video ne sono la prova”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.