Genova. “Nessuno vuole fermare i lavori sul nodo di San Benigno, il nodo va riorganizzato e ordinato diversamente, ma si tratta di un’opera da fare mantenendo entrambe le rampe, quella davanti al terminal Traghetti e quella di via Milano”.
Parola del sindaco di Genova Marco Bucci che, dopo lo stop della sperimentazione prevista inizialmente per due settimane (con la chiusura della rampa di accesso alla Soprelevata in via Cantore), lunedì, avrà un incontro con Autostrade e con i tecnici per capire come risolvere il problema strutturale.
“Abbiamo fatto la sperimentazione ed è andata bene – afferma Bucci – nel senso che gli effetti della chiusura della rampa sono stati sotto gli occhi di tutti in maniera così evidente che non è stato necessario proseguire ancora. Mi dispiace per chi è si è dovuto sacrificare restando in coda, ma era un male necessario a farci capire in maniera ancora più chiara che la rampa è irrinunciabile”.
Non si poteva capire prima? “No – risponde il sindaco – perché i report tecnici del progetto del nodo di San Benigno ci dicevano il contrario, ovvero che il tratto di strada sarebbe potuto essere eliminato senza grandi ripercussioni”.
Due i problemi da risolvere rispetto al progetto del nodo di San Benigno già esecutivo e in mano ad Autostrade: dove oggi c’è la rampa di via Cantore dovrebbe sorgere un pilone inoltre ci saranno percorsi di diverse altezze che rendono impossibile mantenerla così com’è.