Genova. Duro attacco della Cgil alla giunta regionale in ambito sanitario: la programmazione dell’assessore Sonia Viale bocciata su tutta la linea da parte dei rappresentanti dei lavoratori che denunciano una progressiva sostituzione del pubblico con il privato, e la conseguente “distrazione” dei fondi destinati al comparto.
“Mentre i pronto soccorso dei principali ospedali cittadini continuano ad affrontare le ormai consuete difficoltà, la gestione dell’emergenza è stata lasciata come di consueto solo sulle spalle del personale – scrive Igor Magni Segretario Cgil Liguria – Il tutto mentre i tagli ai finanziamenti degli ospedali che, mascherati da efficientamenti, stanno cominciando a causare gravi ricadute – come nel caso dei 35 esuberi dichiarati dalla ditta Coopservice a causa dei tagli dell’ospedale pediatrico Gaslini sui servizi di pulizia-, mentre si è ancora in attesa dei potenziamenti promessi dal piano sociosanitario sui consultori, che invece sembrano prendere la direzione opposta”.
Ma non è solo la gestione del personale a far storcere il naso al sindacato. Sul piatto infatti ci sono gli investimenti infrastrutturali, che nel bilancio sanitario hanno un peso decisamente importante. “Su molti territori si attende di vedere finalmente concretizzate le promesse di apertura di case della salute – ha sottolinato Magni bella nosta stampa – qui invece si stanziano 385 milioni di euro per affidare ai privati gli ospedali di Cairo, Albenga e Bordighera come antipasto, per poi allargare a tutta la regione il processo di privatizzazione passando ovviamente per Genova attraverso il futuro ospedale degli Erzelli e magari la dialisi di San Martino”.
Operazioni che secondo il sindacato non sono di integrazione del pubblico ma “in realtà di sostituzione del pubblico, confermando come la strategia principale della Regione e del suo Assessore, la vicepresidente Viale, sia l’affidamento ai privati della nostra sanità e non di programmazione e successiva integrazione”.
Secondo la Cgil questa è una scelta “chiara e pericolosa” perchè mette a rischio il servizio di sanità pubblica e il lavoro di molti.”Non è più rinviabile il confronto con il Presidente Toti e l’assessore Viale con Cgil Cisl Uil perché le risposte servono subito ed in modo chiaro – conclude il segretario – il sindacato intraprenderà ogni possibile strada utile ad arginare questo disegno di sanità”.