Sfogo

Rampa di via Cantore, Rossi il consigliere furioso: “Chi ha ipotizzato chiusura ha meno cervello di un criceto”

L'esponente della Lega attacca la decisione di chiudere e abbattere l'accesso sampierdarenese a via Cantore

sopraelevata rampa traffico

Genova. Avete presente gli sfoghi sui social network? Quelli ai quali almeno una volta chiunque fra noi ha ceduto salvo poi magari pentirsi per aver utilizzato toni troppo accesi? Succede che il consigliere comunale Davide Rossi (Lega) si sia sfogato parecchio in merito alla vicenda della rampa chiusa in via Cantore. Ma che non l’abbia fatto su Facebook bensì con un comunicato stampa.

Rossi, sampierdarenese doc, si è scagliato contro la decisione di chiudere l’accesso alla strada Aldo Moro per il test propedeutico ai lavori del nodo di San Benigno dopo i quali, la rampa stessa, non dovrebbe essere solo chiusa temporaneamente, ma abbattuta definitivamente.

“I criceti hanno più capacità cognitiva di chi ha ipotizzato di chiudere un accesso del genere in modo indolore”. E’ uno dei passaggi della dura dichiarazione del consigliere di maggioranza. Sfogo riferito a chi? Alla giunta comunale che il suo partito sostiene? Rossi, interpellato chiarisce “non proprio”. Tant’è l’attacco, così posto, lascia aperte diverse interpretazioni. Lo riportiamo integralmente (o quasi):

“Ero contrario da tempi non sospetti all’abbattimento della rampa di Via Cantore – scrive Rossi – continuo ad esserlo oggi a prescindere dal colore della giunta, penso che questa sperimentazione sia come ho detto anche ieri in commissione comunale una grande c…a, così come è assurdo avere un nuovo “muro di Berlino” in lungomare Canepa, servono il coraggio e il cervello per non solo impedire ma anche per pensare certe assurdità illogiche, chiudere la rampa di via Cantore significa non solo congestionare il traffico della città ma uccidere il tessuto sociale e commerciale di Sampierdarena, significa ghettizzare una via importante come Cantore per regalarla al degrado e alla delinquenza, ricordo che ogni negozio che chiude corrisponde a una luce in meno, a un presidio sociale in meno, a posti di lavoro in meno, non ci vuole un bocconiano a capirlo… Basterebbe del sano buon senso per bloccare, rivedere e ripensare iniziative assurde ereditate da giunte che a Genova hanno fatto solo danni, anche solo pensare o ipotizzare di chiudere un accesso così importante in modo indolore e senza ripercussioni sulla collettività ci mostra che forse hanno più capacità cognitiva i criceti…”

Rossi precisa che l’attacco è alla precedente amministrazione che ha gestito la decisione in passato e che a quella attuale chiede di ripensarle. Ad ogni modo resta il contenuto. Viabilità a parte, secondo il consigliere leghista, via Cantore rischia di morire di isolamento.

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