Genova. 200 persone in piazza per il presidio, poi diventato parzialmente un corteo, antifascista contro l’arrivo a Genova di Simone Di Stefano, leader di Casapound candidato premier per il partito di ultradestra.
La manifestazione, iniziata sotto forma di sit-in in piazza Paolo da Novi, nel quartiere della Foce (Di Stefano era atteso in serata per un comizio per la chiusura della campagna elettorale genovese del partito di estrema destra alla discoteca Richmond di via Santa Zita) ha visto un dispiegamento ingente delle forze dell’ordine.
Le quattro vie che portano al locale erano state state chiuse già dal pomeriggio con alari, speciali barriere mobili, per impedire che i due gruppi potessero venire a contatto. Schierati circa 120 poliziotti. All’interno della “zona rossa” i negozi erano . chiusi da questo pomeriggio.
Intorno alle 19e30 sono iniziati lanci di fumogeni e corso Buenos Aires è stata bloccata al traffico da alcuni manifestanti che hanno cercato, dando vita a un corteo, di bloccare l’arrivo di Di Stefano. Nel corso della manifestazione un cassonetto dei rifiuti è stato dato alle fiamme e alcuni partecipanti hanno danneggiato le vetrine di una banca, la Unicredit di Corso Buenos Aires. Nel frattempo, però, gran parte degli antifascisti aveva già abbandonato il corteo, ridotto a una trentina di unità.