Genova. “C’erano delle cose da chiarire e sono state chiarite è tutto procederà secondo i programmi”. Il presidente di Msc Gianluigi Aponte risponde così alle sollecitazioni dei giornalisti, al termine dell’incontro che si è tenuto in Regione Liguria con Giulio Schenone, alla presenza di Giulio Schenone, manager di Sech e socio dell’armatore in Calata Bettolo.
Un vertice voluto dal Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti al quale hanno preso parte anche il sindaco di Genova, Marco Bucci e il presidente dell’Autorita di sistema portuale Paolo Emilio Signorini. “Siamo stati chiamati dal presidente Toti e da quello dell’autorità di sistema portuale – ha spiegato Aponte – per accelerare il processo e, quindi, siamo tutti d’accordo a farlo. Siamo contenti di avere una visione congiunta con i nostri partner e, sicuramente, penso che concluderemmo molto rapidamente la firma della concessione e, quindi, credo che potremo andare avanti nel nostro programma”.
I tempi per arrivare a una firma, infatti, sembrano abbastanza rapidi, sia per la concessione della Bettolo che per la Sech. “Non c’è alcuna responsabilità nei ritardi per la firma, siamo due partner, ci siamo dovuti mettere d’accordo su vari punti perché ognuno ha la propria opinione. Adesso siamo venuti a una conclusione dove siamo tutti d’accordo. autorità Portuale aspetta solo che andiamo al tavolo a firmare”.
Adesso, quindi, tutto è pronto e la firma dovrebbe arrivare in tempi molto stretti, sicuramente entro aprile. “Si tratta di un progetto ambizioso – ha spiegato Signorini – ma credo che sia possibile arrivare alla firma con questa tempistica. Sono due concessioni legate dalla genesi di questo compendio, che prevede una regia unica, alcuni servizi a fattore comune, le vie di accesso legate, insomma, c’è un’interdipendenza tra le due concessioni, anche se non necessariamente dovranno essere firmate lo stesso giorno”.
Nel corso della giornata genovese il presidente di Msc ha anche risposto ad alcune domande dei giornalisti sulle strategie del gruppo armatoriale. “I porti di riferimento sono tanti, in Europa, in estremo oriente. Non possiamo dire che è il nostro porto di riferimento ma sicuramente Genova è molto importante, il porto più importante in Italia, e ci teniamo molto e questo è il motivo per cui intendiamo investire nel Bettolo”. Da parte dell’armatoee, inoltre, viene ribadito l’interesse sullo scalo di Gioiatauro. “Intendiamo fare investimenti- spiega – ma i nostri soci non sono troppo d’accordo e adesso vedremo. Se saranno d’accordo saremo lieti di andare avanti con loro, in caso contrario vedremo come si sviluppa la situazione. Noi siamo interessatissimi a sviluppare Gioiatauro e raddoppiare i volumi facendo gli investimenti necessari. Se si dovesse presentare l’occasione non escludo un’acquisizione del 100% ma non credo che i nostri soci siano disposti a cedere le loro partecipazioni”.
E poi la vicenda della Spezia dove è stato sospeso un servizio della compagnia armatoriale. “Alla Spezia abbiamo tolto un servizio perché facevamo troppi porti in Italia – ha spiegato – facciamo Genova, Livorno, insomma tre porti in 150km. Ne abbiamo dovuto eliminare uno, che era la cosa più logica da fare”. Infine l’affare Messina, per il quale Aponte non nasconde ottimismo. “L’affare Messina si chiude – spiega ai giornalisti – stiamo finalizzando i dettagli con le banche ma siamo, comunque sulla buona strada e andiamo avanti”.