Genova. A poco più di due mesi dall’entrata in vigore della nuova ordinanza “anti alcool” nel quartiere di Sampierdarena, allargata anche alla zona di Di Negro, San Benigno e al terminal Traghetti, il Comune fa il punto con commercianti e associazioni del vasto quartiere per valutarne gli effetti. Se ne è discusso oggi in una commissione consiliare convocata ad hoc e durante la quale sono stati ascoltati i rappresentanti dei centri integrati di via, delle associazioni di categoria, di Arci e dell’associazione Officine Sampierdarenesi.
Tutti si sono dichiarati soddisfatti delle nuove misure di sicurezza che comprendono il divieto di vendita di alcolici dalle 21 e il divieto di consumarli per strada da mezzogiorno, pena multe fino a 500 euro. Il risultato è che non solo la sperimentazione proseguirà ma, spiega l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino “sarà implementata con l’attivazione di alcune campagne di sensibilizzazione”. Proseguirà quella nelle scuole superiori, in collaborazione con il Centro alcologico regionale e la polizia locale.
“Lunedì si terrà il diciottesimo incontro – continua l’assessore – inoltre partiremo con un progetto insieme al consolato dell’Ecuador per comunicare a quella comunità, molto presente a Sampierdarena e coinvolta spesso in situazioni di disagio legate all’alcol, i danni provocarti dall’abuso di queste sostanze”. Le associazioni di quartiere hanno fornito alle commissioni consiliari un elenco delle attività, locali e circoli, che nonostante la nuova ordinanza sono ancora protagoniste di situazioni di illegalità.
Madrina dell’ordinanza, insieme a Garassino, l’assessore al Commercio Paola Bordilli. “Grande soddisfazione – dice – per aver condiviso un percorso con chi abita e lavora nel municipio Centro Ovest su cui abbiamo manifestato la forte volontà di prenderci carico delle problematiche del territorio e arrivare in tempi finalmente rapidi alla definitiva chiusura dei locali che danneggiano il territorio”.
“La sperimentazione dell’ordinanza ha funzionato bene – continua – anche perché è stata pensata di concerto con i commercianti, le associazioni, i cittadini e infatti abbiamo visto i risultati”. Dall’entrata in vigore sono stati 10 i provvedimenti di chiusura a Sampierdarena e anche a San Teodoro. “Un minimarket segnalato da tempo dai cittadini”, sottolinea l’assessore.
L’ordinanza – ricorda – è stata studiata in modo da permettere le chiusure dei locali che “sgarrano” in tempi più brevi rispetto a prima e soprattutto ha introdotto una soluzione concreta per evitare riaperture “furbette”. “Durante il periodo di sospensione delle licenze – dice Bordilli – nessuno può aprire attività nei locali interessati, questo per evitare che le gestioni passassero di mano in mano per dribblare le chiusure”.
“Bisogna alzare il tiro – afferma il consigliere leghista Davide Rossi – e bisogna includere sempre di più nel tessuto amministrativo e gestionale anche i quartieri di Granarolo e San Teodoro”.