A malpensa

Nel trolley i molluschi vivi, la Guardia costiera della Liguria scopre traffico illegale di alimenti fotogallery

L'operazione Sapori d'Oriente si è svolta nelle regioni del Nord Italia, scoprendo che il cibo arrivava in modo molto particolare (e illegale)

operazione sapori d'oriente

Genova. In quattro giorni 36 illeciti rilevati su 160 controlli. La Guardia costiera della Liguria, dal 20 al 23 marzo, ha controllato a tappeto la filiera ittica commerciale proveniente dalla Cina nel Nord Ovest, territorio di competenza dell’area ligure. Il nome dell’operazione “Sapori d’Oriente” deriva proprio dal fatto che nel quartiere milanese di Chinatown era stato scoperto un traffico illegale di molluschi bivalvi provenienti dalla Cina.

Nelle scorse settimane circa 6 quintali di “Arca asiatica” – una specie simile al nostro “Tartufo di mare” – sono stati sequestrati in procinto di essere commercializzati, dopo che – secondo quanto ricostruito dagli ispettori pesca di Genova – la merce è giunta in territorio nazionale, nascosta all’interno di valigie e trolley, sbarcati all’aeroporto di Milano Malpensa da un volo proveniente da Shanghai. La merce ha viaggiato al seguito di alcuni cittadini extracomunitari che hanno imbarcato la merce in bagagli da stiva, su un normale volo passeggeri. I responsabili dell’importazione illegale, tutti domiciliati a Milano, sono stati denunciati a piede libero per introduzione illegale sul territorio nazionale di alimenti senza le previste autorizzazioni sanitarie.

Le indagini sono, quindi, proseguite a Malpensa, con l’aiuto del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei militari della Guardia di Finanza: è stata verificata la presenza, all’interno di altri bagagli provenienti da Shangahi, di numerosi alimenti di vietata introduzione in territorio nazionale come carni e pollame, ma anche prodotti ittici vivi, quali “Arca asiatica” e “Vongole dalla proboscide”, e molluschi essiccati. L’importazione di qualsiasi tipologia di mollusco bivalvo di provenienza cinese è vietata in tutti i territori dell’Unione Europea e, quindi, ai trasgressori sono state contestate ulteriori sanzioni per vietata importazione.

L’operazione si è articolata sia in terra sia a mare, e ha interessato numerose città della Lombardia, del Piemonte e dell’Emilia.

Nel corso dell’operazione sono stati portati a termine circa 160 controlli, tra esercizi  commerciali, piattaforme all’ingrosso, punti di ristorazione etnica e imbarcazioni da pesca. Le sanzioni ammontano a 72 mila euro. Parallelamente sono stati sequestrati 6.610 chilogrammi di prodotti ittici che, per la maggior parte, sono risultati non rispondenti ai previsti requisiti igienico-sanitari per la commercializzazione.

Le attività ispettive condotte dalla Guardia costiera della Liguria proseguiranno sull’intero territorio di competenza (corrispondente alle regioni italiane del Nord-Ovest).

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