Genova. Piccoli vaporwaver crescono. Questo termine non dirà molto, ai più. Ma a chi bazzica i social network sarà capitato di imbattersi in immagini – meme – ai colori sgargianti, che citano cartoni animati, film o videogiochi anni Novanta, che in maniera ironica utilizzano questo linguaggio postmoderno per fare dell’ironia su realtà che, con quel mondo, c’entrano poco e niente.
E così dopo “g e n o w a”, pagina Facebook diventata ormai un’istituzione (è persino tra i pestimonial scelti dalla Regione Liguria per la settimana del pesto al mortaio) con i suoi oltre 11 mila “mi piace” e un gruppo parallelo che sforna ogni giorno decine di meme, nasce Sestri Levante v a p o r w a v e.
Che di “mi piace” ne ha appena 56. Ma, d’altronde, è appena nato. Mistero, o quasi, su chi siano gli ideatori e amministratori. Ma il collettivo si sta strutturando su più fronti. Oltre a Facebook, hanno già anche una pagina Instagram, un indirizzo cloud e un profilo Pinterest.
Nei contenuti che si possono trovare in Sestri Levante v a p o r w a v e molti riferimenti comprensibili davvero solo a chi risieda o trascorra almeno un po’ di tempo (serate, vacanze) a Sestri Levante. Bar, personaggi locali, usanze, modi di dire, luoghi comuni sono rigorosamente sestresi. Con qualche sconfinamento a Riva Trigoso, Moneglia e Casarza.