Petizione

Multe a chi fruga nei cassonetti, raccolte 10 mila firme in 6 giorni per dire “no” al regolamento genovese

Protagonista dell'iniziativa Aleksandra Matikj, presidente del comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione

Povertà, Caritas

Genova. Nei giorni scorsi il sindaco Marco Bucci, insieme al governatore ligure Giovanni Toti, ha partecipato a una conferenza stampa in cui si annunciava, in pompa magna, che un gruppo di imprenditori avevano raccolto quasi 7000 firme in 7 giorni per dire sì alla prosecuzione della grande opera Terzo Valico.

Ci sta, quindi, che Aleksandra Matikj, battagliera presidentessa del comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione chieda al sindaco quanto meno un incontro. Niente infrastrutture al centro della sua richiesta, naturalmente, ma una petizione contro la discussa norma introdotta nel regolamento di polizia locale dal Comune di Genova e che prevede multe di 200 euro per chi venga sorpreso a frugare nei cassonetti (a meno che non lo faccia per mangiare).

Matikj, con una raccolta firme lancia su change.org, ha raccolto 10 mila adesioni in poco più di 6 giorni. “Noi del comitato – dice la presidente – da anni ormai accanto a tutte le persone discriminate, oggi abbiamo chiesto un incontro al sindaco di Genova Marco Bucci affinché questa vergognosa ordinanza sia completamente revocata. 10 mila firme in nemmeno una settimana sono una risposta chiara e concreta che si spiega da sé”.

“Si sanzionano i nuovi discriminati a Genova, perché poveri – commenta la Matikj – i pensionati che non arrivano a fine mese, le famiglie che avrebbero bisogno di aiuto proprio da quel Comune che le multa, i senzatetto che meritano solidarietà di tutti. È inaccettabile pensare che nel 2018 possa essere stato concepito un pensiero come quello del Consigliere comunale della Lega Nord Stefano Garassino: sanzionare con una multa da 200 euro chi di già vive un così profondo disagio sociale ed economico. Ne siamo indignati. Si tratta di un provvedimento che umilia pubblicamente chi invece andrebbe confortato”.

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