Genova. “Sono anni che denunciamo la pericolosità di questa situazione e che chiediamo di non aspettare che ci scappi il morto, ora il morto è arrivato e anche per noi la misura è colma”. Enrico Opisso, proprietario del Molly, non usa mezze misure per raccontare la tragedia di questa sera quando un uomo anziano è stato preso in pieno da un’autobotte poco dopo l’uscita autostradale.
E’ sconcertato per aver visto il sangue davanti al suo locale che questa sera in segno di rispetto resterà chiuso. Ma è anche arrabbiato: “Domani come comitato di quartiere ci vedremo e non sono escluse proteste perché questa situazione non può andare avanti. E’ un terno al lotto attraversare questa strada” dice Opisso, storico rappresentante del comitato di quartiere che chiede invano che venga trovata un’alternativa a quell’uscita autostradale nata come temporanea ma invece ‘definitiva’ da 40 anni. Da sempre i cittadini segnalano le code, i tir incastrati che non riescono ad affrontare le curve a gomito, i pericoli per gli abitanti che già vivono quotidianamente la servitù del polo petrolchimico.
“E’ necessario che ora qualcuno si assuma la responsabilità di prendere delle decisioni” conclude riassumendo così rabbia del quartiere che sembra pronto a tornare in strada per chiedere una soluzione.