Genova. Da due giorni si sta svolgendo a Genova un convegno sulle nuove norme tecniche di costruzione – spiegate da tecnici provenienti da tutt’Italia – e da un confronto ampio e seguito su “Ingegneria e condomia” (con un patto con l’Anac), un programma di lavoro per i prossimi 30 anni. Michelini: dobbiamo pensarci oggi. Il sindaco Bucci: «Sono d’accordo, dateci una mano con idee geniali»
Per gli ingegneri le parole chiave sono due: “svolta” e “futuro”: si può continuare a vivere inseguendo i problemi o è meglio anticiparli immaginando come sarà la città fra trent’anni, nel 2048, e guidarne lo sviluppo? Dando per scontata la risposta, è chiaro che una svolta nelle politiche ordinistiche – ma anche nella politica e nell’attività legislativa del governo e della Regione non è solo opportuna, ma necessaria. Grande “motore” di questo progetto devono essere le professioni tecniche, che si pongono a fianco delle istituzioni mettendo a disposizione i loro saperi, degli Architetti.
Negli ultimi due giorni, i tasselli di questo ragionamento politico e come del resto prescrive il regio decreto a cui si deve la fondazione dell’Ordine degli Ingegneri e filosofico, che diventa proposta concreta, si sono composti nel convegno “Analisi prestazionale del costruito: si parte dalle NTC 2018”, organizzato dagli ingegneri genovesi. Giovedì 8 marzo specialisti di tutt’Italia hanno spiegato a una platea di circa 300 tecnici – nella Sala della Grida della Borsa – come sono appena cambiate le Norme Tecniche di Costruzione; oggi un tavolo multidisciplinare ha dato risposte a cittadini e amministratori sui temi caldi del condominio, sulla scia degli incontri che da un anno si svolgono ogni mercoledì pomeriggio nella sede dell’Ordine, come ha ricordato Deborah Savio, tesoriere dell’Ordine genovese, che ha moderato un dibattito animato dagli ingegneri Paolo Cavalletti e Antonio Brencich, dell’Università di Genova; Ciro Fusco, libero professionista; dall’avvocato Stefano Betti e dalla commercialista Laura Rossi. Al centro dell’attenzione in particolare la contabilizzazione del calore e il risparmio emergetico, la sicurezza strutturale e antincendio, gli impianti elettrici, gli incentivi fiscali.
La risposta più significativa all’impostazione data dal presidente degli ingegneri genovesi Maurizio Michelini, anima del nuovo corso, è venuta dal sindaco Marco Bucci, che con diversi esponenti politici di varia estrazione e di esponenti del mondo dell’economia, ha partecipato la sera dell’8 marzo a un incontro serale in cui il primo ha spiegato proprio la strategia per il prossimo trentennio: «Non solo aderisco a questa impostazione – ha detto il primo cittadino – ma vi chiedo di aiutarmi e di aiutare noi amministratori con idee e progetti. Abbiate idee geniali per creare la Genova del futuro, i professionisti per noi saranno un punto di riferimento». Anche gli architetti, che Michelini ha definito “fratelli” e il cui presidente provinciale Raffetto ha risposto dicendo che bisogna mettere in primo piano proprio il progetto. Attenzione anche dagli amministratori di condominio, con i quali c’è stato un avvicinamento al convegno odierno, non solo per la presenza di molti iscritti alle associazioni che hanno partecipato al botta e risposta con gli Ingegneri, ma anche per l’accordo stretto con il presidente dell’Anaci Pierluigi D’Angelo sul rispetto del contenuto del capito 8.3 delle NTC 2018 riguardo la necesità di valutare – prima di fare verifiche sulla sicurezza del costruito – valutazione tecniche sulla reale necessità di effettuarle. Il tecnico insomma, va chiamato in in maniera preventiva.
«Noi Ingegneri – ha detto invece ieri Michelini dopo il saluto dei vice presidenti Greta Gualco e Alfonso Russo aprendo il seminario dedicato alle Norme Tecniche di Costruzione 2018 – siamo bravissimi a collaudare, dirigere, progettare, ma dobbiamo imparare a essere ancora più bravi nel comunicare le nostre conoscenze alle persone comuni, alle famiglie: solo così avranno la piena consapevolezza di vivere, e di voler vivere, in un ambiente sicuro, la casa, che è da sempre il patrimonio inestimabile di ognuno di noi. Fare un’analisi prestazionale del costruito non vuol dire limitarsi a verificare se l’edificio e l’appartamento in cui viviamo siano a norma, ma poter avere un’adeguata conoscenza del nostro immobile: a questo serviamo noi Ingegneri».
L’assessore regionale alle infrastrutture Raul Giampedrone, ha sottolineato l’importanza del lavoro fatto dall’Ordine di Genova: «La sicurezza del territorio non è solo legata alle grandi opere di difesa del suolo: il tema della resilienza da voi affrontato oggi, ovvero di quanto gli edifici pubblici possano essere in condizione di affrontare il rischio residuo, è ugualmente importante. Pubblica amministrazione e Ingegneri devono cooperare, come stanno già facendo, per creare un modo più vivibile e sicuro per i cittadini».
L’Ing. Cosenza, professore di Tecnica delle Costruzioni all’Università di Napoli, Presidente dell’Ordine degli ingegneri partenopeo, e fra i “padri fondatori” delle NTC (Consiglio Superiore dei Lvori Pubblici): «Le NTC 2018 sono un piccolo passo in avanti, non stravolgono le precedenti, ma sono più organiche, i concetti sono espressi in modo più omogeneo, viene lasciato più spazio alle idee progettuali. La modifica sugli edifici esistenti, in particolar modo il miglioramento sismico che , insieme con gli incentivi emessi già da un anno – il Sisma Bonus – per aumentare la sicurezza sismica degli edifici, garantirà una vita più sicura ai cittadini. Norme tecniche e Sisma Bonus sono un binomio che consentirà all’Ingegnere strutturista di apportare migliorie all’edificio secondo un documento tecnico che è a mio parere tra i migliori al mondo, e al cittadino di comprendere con maggior chiarezza tutte le normative tecniche che riguardano l’immobile in cui vive e le possibilità di renderlo più sicuro».
Un’impostazione – un miglioramento, si poteva fare di più ma è meglio di prima per professionisti e cittadini – che è stata condivisa dagli altri specialisti che hanno affrontato con esaurienti relazioni tecniche, ognuno nel suo campo, le ricadute delle nuove norme sul lavoro e le costruzione con le nuove norme: gli ingegneri Andrea Prota, professore di Tecnica delle Costruzioni A Napoli; Sergio Lagomarsino, Università di Genova; Carlo Lai, Università di Pavia; Claudio Bernuzzi, Politecnico di Milano. Conclusioni del segretario dell’Ordine di Genova Enrico Sterpi.