Genova. La mappa del voto parla da sola: una macchia gialla estesa su praticamente tutto il territorio comunale genovese. Si fa prima a elencare i posti dove non ha vinto, o stravinto, il Movimento 5 Stelle piuttosto che dire dove è ormai affermato come il primo partito.
Oltre il 32% delle preferenze a Genova, in media, con tutti i collegi uninominali assegnati ai candidati del M5S a Camera e Senato, Traversi, Rizzone e Crucioli, e un trend che sembra replicare su larga scala ciò che era accaduto, in passato, in determinate aree, specialmente nelle vallate e in periferia.
Tengono però le roccaforti del centrodestra, anche se soprattutto grazie alla crescita esponenziale della Lega (almeno rispetto alle politiche del 2013): il levante, da Albaro a Nervi, con in parte anche la zona di Carignano e della più popolare Borgoratti, resta una macchia blu quasi senza soluzione di continuità.
Il centrosinistra si fa forte di alcune enclave più o meno significative: il Pd resta il primo partito a Castelletto e in parte dei “vicoli”, tra la Maddalena e De Ferrari, mentre lascia ai pentastellati anche la rive gauche dove, quindi, il battage su sicurezza e degrado portato avanti dalla Lega e dal resto del centrodestra non ha fatto presa come qualcuno aveva immaginato.
Altro tema che si pensava avrebbe potuto portare maggiore popolarità al centrodestra era quello dell’immigrazione ma prendiamo un quartiere come Multedo. La zona intorno a via Delle Ripe è invece divisa nettamente tra il rosso e il giallo. Segno che forse il problema principale, per quei quartieri, resta quello ambientale e i cinquestelle, per esempio, hanno lavorato proprio su quelle questioni con iniziative e incontri durante la campagna elettorale.
Il centrosinistra resta aggrappato per una manciata di voti anche ad alcuni quartieri popolari della Valpolcevera: Pontedecimo, Certosa e solo in minima parte Bolzaneto, ma anche nella zona costiera di Pegli e in un’isola del Cep di Voltri. Qui rispetto alle elezioni comunali, il M5S ha recuperato moltissimo sul centrodestra. Unico punto fermo, insieme al levante al centrodestra, in un quadro politico che rispetto a 5 anni fa è totalmente capovolto: Crevari. Le alture di Voltri restano “rosse”.