Genova. “Nei paesi asiatici ‘Paganini’ è il personaggio genovese più cercato in assoluto, più di Colombo, a riprova di come egli sia un brand irrinunciabile per la nostra città”, nelle parole dell’assessore alla Cultura e marketing territoriale del Comune di Genova Elisa Serafini sta il senso del progetto culturale presentato questa mattina a palazzo Tursi, proprio nella sala che ospita il ‘Cannone’ paganiniano, e che vede Genova e la Cina unite in una partnership di respiro internazionale.
La Sichuan Philarmonic Orchestra di Chengdu (Cina), infatti, ha offerto un concerto premio e un cachet a uno dei vincitori del concorso internazionale ‘Premio Paganini’ che si svolgerà dal 5 al 14 aprile nel capoluogo ligure.
Il progetto è stato realizzato anche grazie all’attività del maestro Lorenzo Tazzieri, giovane talento trapiantato in Cina (ma attivo anche in Giappone, in Sudamerica e nei Paesi arabi) ma genovese di nascita, direttore principale della Sichuan Philarmonic Orchestra: “Domani partirò per la Cina per dirigere Rigoletto – racconta – il Premio Paganini è il più conosciuto in quel Paese e una collaborazione di questo tipo permetterà uno scambio culturale ancora più forte”. Il concerto si svolgerà alla nuova Concert Hall di Chengdu il prossimo 21 settembre. “Ed è visto come uno degli appuntamenti più importanti dell’anno”, sottolinea Tazzieri.
Al progetto ha lavorato anche Lorenzo Macrì, docente di Storia della musica al liceo Pertini: “I nostri studenti saranno spettatori del Premio ma anche parte attiva come ambasciatori della città nei confronti dei partecipanti”. Che sono 30, selezionati tra i migliori giovani violinisti di tutto il mondo.
Oltre al progetto di collaborazione con l’orchestra di Chengdu, il Comune ha appena siglato un accordo con la ‘Casa della musica’ di Mosca, che ospiterà un altro vincitore di un premio speciale del concorso.