Genova. Il Liguria pride del prossimo 16 giugno non avrà il patrocinio del Comune di Genova.
“Non concederemo più patrocini a manifestazioni che possano creare divisioni tra i genovesi” aveva detto nei primi giorni dopo le elezioni il sindaco Marco Bucci, proprio in riferimento al Pride e così è stato.
Il coordinamento liguria rainbow, che organizza la manifestazione, aveva sperato sino all’ultimo: “Bucci aveva detto che voleva essere il sindaco di tutti – dice Ilaria Gibelli – pare di no. Credevamo che il Pride, essendo ormai una festa anche per la forte presenza di persone eterosessuali a sostegno delle motivazioni alla base della manifestazione, avesse una connotazione universale, parliamo di diritti civili che sono trasversali”.
La doccia fredda è arrivata con una comunicazione da parte del Municipio Centro Est, che non solo ha fatto sapere il parere negativo per il Pride, ma anche per la giornata del nazionale contro l’omofobia, che si svolge a maggio. “Almeno il Comune ci ha fatto sapere il diniego – è il commento amaro di Gibelli – la Regione Liguria non ci risponde neanche, in ogni caso, siccome la nostra manifestazione è regionale, stiamo chiedendo il patrocinio gratuito anche ad altre amministrazioni comunali sul territorio”.
Il timore è che l’assenza di sostegno istituzionale possa favorire episodi di bullismo e omofobia: “Il negare l’appoggio a una kermesse che vuole porre l’accento su diritti che dovrebbero essere uguali per tutti potrebbe da fiato a chi la pensa diversamente. Per questo l’edizione 2018 sarà molto politica”.
“Prendiamo atto della decisione del Comune – dice Claudio Tosi, presidente dell’Arcigay l’Approdo Lilia Mulas, che non fa parte del coordinamento, ma è una voce storica a Genova su queste tematiche – che occorrerà fare un percorso di discussione, per esempio il Comune quest’anno aveva comunque concesso il patrocinio a una nostra iniziativa nell’ambito del giorno della memoria. Siccome stiamo pensando di portare a Genova un enorme evento il prossimo autunno, siamo pronti a dialogare con l’amministrazione“.
Non si fanno attendere le reazioni sui social network: Elena Fiorini, assessore alla legalità e diritti della giunta Doria, scrive su Facebook “A Genova si sono verificati diversi esecrabili episodi di violenza omofobica, recenti inoltre i casi riportati dalle cronache a Bari, Asti e nel salernitano. Invece il patrocinio si dà al Pesto day, al talent dei liceali, alle manifestazioni contro la violenza sulle donne, e giustamente. Il rispetto dell’orientamento sessuale e il contrasto alla violenza omofoba non meritano il patrocinio. Londra, Parigi, Berlino, New York tanto, per fare un esempio, non solo patrocinano queste manifestazioni, ma i sindaci partecipano in prima fila. Sapete che penso? Genova saprà anche quest’anno dare un segnale forte e chiaro. Saremo tantissimi, ancora di più. Perché Genova è colorata, fiera e non abbasserà lo sguardo”.