Chiavari. Una sconfitta ma non un passo indietro per l’Entella che tiene testa ad un avversario fortissimo sfiorando più volte nel finale un pareggio che non avrebbe fatto gridare allo scandalo.
Il Palermo, pur con i suoi fuoriclasse internazionali relegati in panchina dalle lunghe e dispendiose trasferte nelle rispettive nazionali, resta una squadra di caratura nettamente superiore a molte tra quelle viste all’opera in questo campionato di Serie B. L’Entella arrivava a questo incontro dopo due successi consecutivi, con il morale a mille con una autostima crescente e con la consapevolezza di aver trovato il giusto registro per centrare la sospirata salvezza.
Ritrovare giocatori come Troiano e si spera quanto prima anche Nizzetto e Pellizzer sarebbe un’ulteriore iniezione di fiducia per un gruppo che ha saputo comunque invertire la rotta attraverso l’impegno ed il lavoro quotidiano. Un lavoro che è ripreso ieri e non avrà soste nemmeno nei giorni di domani e lunedì. La posta in palio è altissima: in 270 minuti ci si gioca una buona fetta di questa stagione, un obiettivo troppo importante per potersi concedere alcuna distrazione.
“Abbiamo fatto un’ottima partita contro una signora squadra – dichiara a caldo Alfredo Aglietti -. Il Palermo è una corazzata di questo campionato però noi abbiamo tenuto testa. Siamo stati puniti dagli episodi e anche da un po’ più di un pizzico di sfortuna, perché il secondo gol ne è l’emblema. In quest’ultimo periodo in casa non siamo fortunati, sia col Cittadella che in altre gare avremmo meritato di più, così come oggi, e non ci siamo riusciti, però l’atteggiamento da parte di tutti, la voglia di arrivare al risultato, è da tenere in forte considerazione perché poi non sempre troveremo squadre come il Palermo e magari non sempre avremo questa sfortuna. Sicuramente la sfortuna non è un fatto determinante, però stasera, in più di un’occasione la palla è rimasta lì, non siamo riusciti a buttarla dentro, su palle mezze e mezze potevamo essere un po’ più decisi a farle girare a favore nostro, non più fortunati. La squadra ha dato tutto fino alla fine; mi dispiace perché avremmo meritato qualcosa in più“.
Nel secondo tempo la squadra ha iniziato a giocare con il trequartista: una soluzione che verrà riproposta in futuro? “A breve è difficile, comunque anche il 3-5-2 ci sta dando dei buoni risultati – spiega l’allenatore -. Non è che si può cambiare ogni volta che prendiamo uno spunto positivo da una gara; bisogna anche avere coerenza nel portare avanti quello che si fa. Dipenderà poi anche da chi avrò a disposizione, perché è chiaro che se mi manca anche Cremonesi, che oggi ha avuto un problema alla schiena, magari potremo cambiare qualcosa. Al di là dei moduli conta l’atteggiamento che si ha in campo e noi l’abbiamo avuto fino in fondo, ed è per questo magari che anche il passaggio al 4-3-1-2 ha dato riscontri positivi“.
La squadra è scesa in campo col morale alto. “È normale che quando arrivano i risultati come sono arrivati poi affronti la partita successiva con più fiducia – prosegue -. Ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo giocato alla pari contro una signora squadra. Non ci dobbiamo assolutamente fare abbattere da questa sconfitta: guai, perché la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta e lo dimostra la prestazione che abbiamo offerto. Bisogna guardare quello che è stato fatto, la prestazione. Il risultato purtroppo ci dice male, però è vero anche che se continuiamo a giocare così i risultati, che ci sono stati, torneranno ad arrivare. La strada è questa: convinzione, fiducia, coraggio e prepariamoci alla grande alle due partite che abbiamo, difficilissime, Brescia e Cesena fuori, che per noi saranno due crocevia importantissimi, fondamentali”.
Troiano è tornato in campo. “Michele sta meglio, sicuramente sta bene. Per noi è un giocatori importantissimo. È normale che il suo recupero deve essere graduale, un po’ per volta. Stasera quando è entrato ha fatto molto bene. Abbiamo bisogno di lui come del resto anche degli altri, di Pellizzer e Nizzetto che sono fuori, per non parlare degli altri che ormai sono lungodegenti. Questo è importante: per il rush finale recuperare tutti sarà fondamentale e mi auguro il prima possibile di avere tutti a disposizione. Poi – conclude Aglietti – giocherà chi sta meglio; se Troiano dimostra di star meglio giocherà sicuramente lui. Questa è una legge del campo e degli spogliatoi che ho sempre portato avanti e sempre farò così“.
L’attaccante Leonardo Davide Gatto commenta: “Innanzitutto ci sono partite che valgono doppio, come la prossima col Brescia che non è da perdere assolutamente perché abbiamo lo scontro diretto a favore perché abbiamo vinto all’andata 3 a 0. Quindi andare lì e fare una partita anche di intelligenza, perché ora abbiamo Brescia, Cesena, Avellino: tutte squadre che lottano per la salvezza, i punti valgono doppio. Bisogna essere intelligenti e bravi anche a gestire le forze perché sono partite ravvicinate e fare queste prestazioni: oggi avevamo davanti un Palermo con dei giocatori straordinari che non c’entrano nulla con questa categoria, senza che ci stiamo a girare attorno. Noi ce la siamo giocata, ai punti meritavamo il pareggio. Bisogna andare avanti con la prestazione; in casa purtroppo facciamo la prestazione, anche col Cittadella, e raccogliamo poco. Però col Parma abbiamo vinto 2 a 0, con la Cremonese abbiamo vinto: bisogna continuare su questa riga”.
Ora ci sono due partite cruciali in trasferta. “La personalità credo che in casa e fuori sia sempre la stessa. Anche a Cremona abbiamo iniziato bene, a Terni abbiamo vinto: le ultime partite fuori casa stanno andando abbastanza bene. Dobbiamo essere intelligenti nel gestire le partite, perché i risultati valgono doppio. Bisogna arrivare alla quota salvezza: se non è 50, almeno a 48. Questo modulo ci dà più certezze perché difendiamo meglio e ripartiamo di più con le due punte. Oggi, alla fine, siamo passati al 4-3-1-2, Aramu è entrato bene quindi abbiamo tante chance per salvarci e credo sia alla nostra portata con queste prestazioni. Michele è un capitano in gamba, soprattutto fuori – conclude Gatto -: è quello che mi ha colpito più di tutti. Passiamo tanto tempo insieme anche con lui, soprattutto in spogliatoio è quello che si fa sentire più di tutti, quindi il suo ritorno credo sia la cosa più importante in questo momento“.