Liguria. “Oggi inizia la Terza Repubblica, che sarà finalmente la Repubblica dei cittadini”. Così la portavoce del M5S in consiglio regionale Alice Salvatore commenta sulla propria pagina Facebook il risultato elettorale maturato nella notte. Un risultato che, per quanto riguarda la Liguria, ha visto la “truppa pentastellata” raddoppiare i propri rappresentanti.
Infatti, se prima i portavoce del Movimento erano solo tre, nella prossima legislatura saranno almeno sei (ma forse addirittura sette). Si tratta di Sergio Battelli e Simone Valente alla Camera per il proporzionale, Roberto Traversi e Marco Rizzone alla Camera per l’uninominale, Matteo Mantero al Senato per il proporzionale e Mattia Crucioli al Senato per l’uninominale.
Secondo Simone Valente si tratta di “un risultato strepitoso a livello nazionale ma anche soprattutto a livello ligure, dove siamo la prima forza politica – commenta Valente – Siamo onorati di questo risultato e vogliamo ringraziare chi ci ha sostenuto, dai volontari ai semplici cittadini che hanno creduto nella possibilità concreta di un cambiamento”.
Una giornata storica per i pentastellati savonesi ed anche per i loro colleghi genovesi: il M5S ha fatto registrare numeri importanti anche sotto la Lanterna. “Abbiamo vinto tutti i colleghi uninominali – aggiunge Valente – Questo conferma che aver aperto il nostro Movimento, la prima forza politica del paese, a competenze esterne e professionalità di livello ha pagato. I cittadini hanno creduto in noi”.
Se a Genova il M5S ha spadroneggiato, nel resto della Liguria è stato il centrodestra a fare la voce grossa. Forse altrove la campagna elettorale poteva essere condotta in maniera diversa e portare qualche risultato migliore? “Bisogna ripartire dai territori, non distaccarsi troppo dalle problematiche dai cittadini. E bisogna farlo soprattutto in quelle province marginali, come Imperia e La Spezia, che troppo spesso la politica ha sottovalutato. Il nostro impegno ci porterà ad occuparci della Liguria nella sua totalità. Abbiamo a disposizione tante forze, tanti portavoce che ci permetteranno di farlo”.
A proposito della Liguria, qualche avversario del M5S ha trovato paradossale a Genova abbia dominato una forza politica che dice no alla Gronda e al Terzo Valico. Viene da chiedersi se ora i pentastellati cambieranno idea: “Il problema è sempre il solito. Le risorse ci sono, il punto per cosa usarle. Se la vecchia politica, i vecchi partiti avevano in passato deciso di utilizzarle per le grandi opere e negli sprechi, cose ormai anacronistiche, è ovvio che ora la gente decida di cambiare e di non investire più nelle grandi opere ma negli aiuti alle imprese, nello sviluppo economico di alcune province fortemente in crisi e soprattutto nel puntare sui giovani, che devono restare in Liguria”.
E Valente con chi preferisce stare in maggioranza, con Ripamonti e Foscolo o con Vazio? “La mia preferenza va a chi condivide il programma elettorale del M5S che più di 10 milioni di italiani hanno votato. Da lì si parte, al di là delle persone ci sono dei punti ben precisi. Quando Mattarella deciderà, speriamo, di dare l’incarico a Luigi Di Maio l’unica convergenza anche a livello territoriale sarà sui temi. Perché da questi si parte”.