Genova. E’ un tracollo quello del Pd ligure che dal 2013 ad oggi passa da 14 parlamentari eletti in Liguria (diventati 13 nel corso della legislatura con l’uscita di Luca Pastorino) a soli tre parlamentari. Gli scrutini sono ancora in corso ma i dati sembrerebbero abbastanza certi: nessun parlamentare del Pd viene eletto nei collegi uninominali né alla Camera né al Senato. Restano quindi fuori dal parlamento i candidati Luigi De Vincenzi (Savona), Yuri Michelucci (La Spezia), Anna Russo (Sanremo), Gian Luigi Granero (Savona), Mario Tullo (Genova – Serra Riccò), Pippo Rossetti (Genova – Bargagli), Rosaria Augello (Genova – Rapallo), Massimo Caleo (La Spezia).
Non sarà eletta in Liguria ma sarà eletta in Piemonte, dove è capolista per il Senato, il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando sarà invece eletto in Emilia dove è capolista alla Camera nel collegio Parma-Piacenza-Reggio.
Tornando agli eletti in Liguria per quanto riguarda il collegi plurinominali al momento solo i capilista hanno la certezza di entrare in Parlamento: si tratta di Franco Vazio e Raffaella Paita per la Camera e di Vito Vattuone per il Senato. Per avere la certezza che non scatti un altro posto alla camera occorrerà tuttavia attendere il riepilogo nazionale.
Dagli ex parlamentari uscenti quindi tornano a Roma solo Vazio e Vattuone mentre la consigliera regionale Raffaella Paita sarà l’unica a lasciare via Fieschi per un posto da deputato. Dicono addio o almeno arrivederci al Parlamento Mario Tullo, Anna Giacobbe,Lorenzo Basso e Massimo Caleo.
I segretari genovese e ligure, prima di commentare ufficilamente la débacle attendono la conferenza stampa di Matteo Renzi. A fare un primo commento è il candidato Mario Tullo sulla sua pagina facebook. “Abbiamo pensato e dato vita al PD dieci anni fa dicendo che lo facevamo per le nuove generazioni ma questo partito oggi non piace a loro e non solo a loro – ammette il deputato uscente – La temuta ulteriore ondata astensionistica non c’è stata, oltre il 70% di italiani é andato alle urne, il popolo si é espresso e l’ha fatto in modo netto dissentendo delle nostre scelte, dai nostri governi, e dalla nostra arroganza”.
“La delusione è anche personale, non sarò tra i protagonisti della prossima legislatura, e auguro a Roberto Traversi del M5S, che é stato premiato dagli elettori del collegio buon lavoro. Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto, mi spiace non essere riuscito a fare meglio. Questa mattina un commento ad un mio post diceva : “a casa……parassita”. A casa sì, parassita no – dice ancora Tullo – Penso di aver servito con onestà la Repubblica Italiana in questi dieci anni e di questo ringrazio chi me ne ha dato la possibilità, elettori e partito. Penso di aver rappresentato il nostro territorio, la nostra realtà produttiva ed economica a partire da quella del porto garantendo leggi e finanziamenti anche a quel lavoratore che mi ha definito parassita”.