Genova.La rabbia di Cornigliano sta per esplodere, mentre la politica cittadina sembra viaggiare a doppio binario. Se in molti dicono che il progetto ancora non c’è, l’ex vice-sindaco parla di una richiesta da parte di “Bucci, Rixi e Signorini a Superba per fare un progetto sulle ex aree Ilva”. Ma se il sindaco diserta l’incontro, i suoi consiglieri si schierano contro: giunta a “rischio di incidente rilevante”?
Molta la preoccupazione espressa ieri sera alla partecipatissima assemblea pubblica a Corngiliano, dove la popolazione si è confrontata sul problema della possibile, per molti probabile, apertura dei depositi costieri nelle aree ex Ilva di Cornigliano.
Presenti anche molti rappresentanti politici di riferimento per il territorio, che hanno riportato le posizioni delle principali formazioni politiche sul tema. “A sorpresa” sono tutti d’accordo: Cornigliano ha pagato già troppo in passato e non deve più essere gravato da servitù industriali. Anche se il sindaco Bucci ha detto chiaramente in Consiglio comunale che la soluzione di Cornigliano non è esclusa, anzi, alcuni esponenti della maggioranza sono in prima fila nel difendere Cornigliano da questa scelta.
Secondo Maurizio Amorfini, infatti, consigliere comunale della Lega: “Finalmente una Cornigliano unita, non è la Lega che vuole il petrolchimico a Cornigliano, Rixi si è trovato questa patata bollente da risolvere, sono vent’anni che Superba e Carmagnani chiedono alla politica una soluzioni”. Una dichiarazione netta, inequivocabile.
Anche Valeriano Vacalebre, Fratelli d’Italia è perentorio: “Questa delegazione ha già pagato, relegata in un ruolo secondario, periferia della periferia. Abbiamo scuole fatiscenti, strade che devono essere sistemate. Il diritto alla salute vale per tutti, da Multedo e Cornigliano, ma qua abbiamo già dato. Non è possibile che il 5% di persone scontente siano sempre i corniglianesi, e lo continuerò a dire in Consiglo comunale”.
“Chiedo una commissione sul tema da ottobre, per sapere gli accordi di programma come saranno gestiti – ricorda Fabio Ceraudo, consigliere Cinque Stelle, intervenuto all’assembela – I cittadini devono avere gli stessi diritti dei lavoratori. La mobilitazione della popolazione è fondamentale”.
Ma a far discutere è l’intervento di Stefano Bernini, ex vice-sindaco ed ex assessore all’Urbanistica: “Avete tutte le ragioni per preoccuparvi – ha detto al microfono – perché gli impianti devono essere rifatti, e per sostenere l’investimento ci vuole un posto sicuro. Bucci ha escluso l’ipotesi zero, e purtroppo, e queste sono informazioni che mi da il sindacato interno a Superba srl, Rixi, Bucci e Signorini hanno già chiesto a Superba di fare il progetto per Cornigliano, sopralluoghi compresi”.
A chiudere gli interventi Roberto Difrancesco, responsabile della pagina facebook “Cornigliano la Rinascita”, divenuta in queste settimane uno tra i principali riferimenti aggregativi di questa vertenza: “Sono preoccupato per le parole dei Sindaco, dobbiamo organizzarci e andare in tantissimi a Tursi a far sentire la nostra voce”. Anche perchè il problema non sarebbero solamente i depositi petrolchimici: “Su Cornigliano aleggia anche l’ombra dei depositi per il combustibile navale Gnl, che prevede impianti estremamente a rischio, con un raggio di impatto per un eventuale incidente di 5 chilometri, quindi tutta Cornigliano ma anche Sampierdarena e Sestri”
Presente anche il consigliere Cinque Stelle del Municipio VII Ponente Massimo Currò che ha ricordato la battaglia lunga trent’anni dei cittadini di Multedo, chiedendo ai corniglianesi di fare fronte comune, “perchè questa è una guerra tra poveri”.
Una situazione, quindi, decisamente esplosiva per Cornigliano, la città e la giunta: i territori sono in fermento e si stanno organizzando, mentre il sindaco Bucci sembra voler tirar dritto, nonostante pezzi importanti della sua maggioranza in Consiglio si siano sbilanciati in maniera inequivocabile. Qualche decisione sarà presa, prima o poi, e avrà il suo prezzo. Per tutti.
(foto presa dalla pagina Facebook “Cornigliano la Rinascita”)