La protesta

Buoni pasto, Usb del pubblico impiego: “Carta straccia nelle tasche dei lavoratori”

Ieri un presidio a Roma sotto la sede di Consip, società che gestisce l'appalto dei buoni pasto per la pubblica amministrazione

buono pasto qui ticket

Genova. Anche a Genova e provincia sono sempre di più gli esercizi che espongono il cartello “Non si accettano buoni pasto Qui! Ticket”, collegati all’azienda genovese “Qui! Group”. La motivazione è semplice, l’azienda da mesi non sta pagando gli esercenti, pur essendo titolare dei due lotti principali del bando Consip (da sette lotti) per fornire i buoni pasto ai dipendenti della pubblica amministrazione (nel 2016), più altri due lotti minori aggiudicati l’anno scorso. Un appalto del valore di oltre un miliardo.

“Carta straccia nelle tasche dei lavoratori”, spiega in una nota l’Usb, Unione sindacale di base del pubblico impiego, che ieri mattina ha partecipato con un presidio di lavoratori sotto la sede della Consip a Roma contro la non spendibilità dei buoni pasto Qui! Ticket. Non è la prima volta che succede, tra l’altro.
“Non solo il valore del buono pasto è ridicolo e non tiene conto del costo della vita, non solo viene iniquamente tassato, ma da tempo non è neanche più utilizzabile”, ribadisce l’Usb.

Dopo l’incontro tra una delegazione e i vertici di Consip, la rassicurazione su una soluzione vicina della questione, attraverso l’avvenuta ricapitalizzazione dell’azienda. Consip ha dichiarato anche che continuerà a monitorare eventuali inadempienze contrattuali anche attraverso ispezioni mirate.

Usb ha chiesto anche garanzie sulla spendibilità dei buoni pasto giacenti dei lavoratori delle amministrazioni che hanno deciso di avviare il cambio dell’appalto.

Tuttavia secondo l’Unione sindacale di base, le semplici rassicurazioni non bastano: “Usb non intende abbassare la guardia e continua a sostenere la proposta di inserire in busta paga l’importo dei buoni pasto senza alcuna tassazione, proposta che comporta anche notevoli risparmi, non dovendo più la pubblica amministrazione pagare le varie fasi degli appalti/convenzioni a società terzi”.

 

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.