Genova. “Non siamo stati ordinati, non abbiamo gestito bene la palla e per nostra generosità nell’azione in cui avremmo dovuto fare noi gol, abbiamo concesso l’unico contropiede della partita, loro sono stati bravi a sfruttarlo”. Sta qui, secondo Davide Ballardini, la chiave della partita del Genoa che non è andato oltre l’1-1 contro la Spal in questo sabato pre-pasquale.
“Loro sono una squadra in grande salute, consapevoli di potersela giocare, contro la Juventus avevano fatto una partita eccellenze e attenta, concedono pochissimi spazi, sanno cosa devono fare, giocano insieme da tanto tempo”. Ballardini ha contato circa 7 azioni pericolose del Genoa, a cui è “mancata la lucidità, la chiarezza nell’azione”.
Il problema è sempre quello: il gol su azione non arriva facilmente. Per il mister rossoblù Lapadula fa parecchio movimento ma mancano i centrocampisti capaci dell’ultimo passaggio, quelli che al momento giusto effettuano l’assist determinante: “I nostri centrocampisti sono bravi nella gestione della palla e negli inserimenti, non è facile, anche lui deve cercare di essere più preciso, per me è solo questione di tempo”. In zona mista Lapadula conferma di essere stato toccato sul piede al momento del tiro in occasione del calcio di rigore tanto contestato. L’attaccante è consapevole di essere in una fase difficile e ringrazia i compagni per il supporto.
La ricetta di Ballardini è semplice: “Solo con la generosità e la squadra riusciremo a ovviare queste difficoltà a trovare il varco per far gol”.