Denuncia

Anche a Genova Greenpeace scende in piazza contro “chi assicura il carbone e i disastri ambientali”

Volantinaggio in via XXII Ottobre stamani contro il gruppo Generali. Lanciata anche una petizione

Genova. “Una finta polizza con cui Generali assicura i cambiamenti climatici”. È quanto c’era scritto sui volantini distribuiti questa mattina dai volontari di Greenpeace in 18 città italiane, con postazioni promozionali situate in prossimità di alcune agenzie del più grande gruppo assicurativo italiano. “Generali – dicono dall’associazione ambientalista – offre copertura assicurativa ad impianti e miniere di carbone, e finanzia perfino alcuni dei più inquinanti impianti d’Europa, tra i principali responsabili dei cambiamenti climatici”.
 
A Genova i volontari del Gruppo Locale hanno effettuato questa attività di denuncia in via XII Ottobre. “Generali ha recentemente annunciato una “strategia sul cambiamento climatico”, eppure intende continuare ad assicurare ed investire in alcuni degli impianti più impattanti del Continente, i cui drammatici effetti arrivano fin dentro casa nostra – dichiara Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia – Se Generali vuole essere ambiziosa nella lotta ai cambiamenti climatici deve immediatamente abbandonare gli investimenti nel carbone, senza alcuna eccezione, e terminare anche la copertura assicurativa di centrali e miniere, a cominciare dai contratti attualmente in vigore ma in procinto di scadere”.
 
Il Leone di Trieste, insieme ad altre compagnie assicurative come Allianz e Munich RE, è tra i principali investitori e assicuratori del carbone in Polonia, un settore dagli impatti ambientali e sanitari devastanti, responsabile di 5830 morti premature stimate ogni anno in Europa, spiegano da Greenpeace.
 
Tra i progetti finanziati ed assicurati da Generali ci sono, ad esempio, dicono i volontari, il secondo impianto più grande d’Europa (Kozienice), una miniera di lignite a cielo aperto che inquina l’acqua di oltre 30mila persone e che rimarrà aperta fino al 2044 (Turow), e il raddoppio di una centrale che già oggi emette oltre 5,8 milioni di tonnellate di CO2 (Opole).
 
“Vogliamo che Generali diventi un vero leader nella lotta ai cambiamenti climatici. La più importante compagnia assicurativa italiana ha la possibilità ed il dovere di fare qualcosa di concreto per la salute dei cittadini e del Pianeta – continua Iacoboni – L’abbandono del carbone e dei combustibili fossili da parte di Generali potrebbe dare un segnale enorme anche al resto del mercato, come accaduto ad esempio con il disinvestimento della compagnia assicurativa francese Axa”.
 
Greenpeace Italia ha lanciato nei giorni scorsi una petizione rivolta a Philippe Donnet, Group CEO di Assicurazioni Generali. Oltre 20 mila persone hanno già firmato per chiedere alla compagnia italiana di abbandonare completamente il carbone, sia nel settore investimenti che in quello assicurativo, e diventare leader nella lotta ai cambiamenti climatici.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.