“Crediamo che Enrico Zucca, nel suo intervento di ieri a un convegno a Genova, abbia espresso una verità che ci trova pienamente concordi. La risposta delle istituzioni alle torture compiute su decine e decine di persone nelle giornate del G8 di Genova del 2001 è stata gravemente inadeguata e ha tradito largamente lo spirito e la lettera delle sentenze di condanna contro l’Italia inflitte dalla Corte europea per i diritti umani per i casi Diaz e Bolzaneto”. Lo scrivono in un appello appena lanciato su Altraeconomia alcune vittime della scuola Diaz ma anche docenti, scrittori, magistrati che hanno deciso di firmare il documento pubblico per sostenere il magistrato genovese, al centro di un pesante attacco politico dopo che ieri aveva detto in un convegno insieme ai genitori di Giulio Regeni che in Italia chi coprì i torturatori della Diaz ha fatto carriera.
“Sono state disattese sia le indicazioni sulle misure necessarie a prevenire nuovi abusi (vedi la contorta e inapplicabile legge dell’estate scorsa e la mancata introduzione dei codici di riconoscimento sulle divise) – si legge nell’appello – sia le prescrizioni circa la necessaria rimozione dei funzionari condannati in via definitiva (abbiamo invece avuto protezioni, promozioni, inopinati ritorni al vertice). Solo rispettando simili indicazioni è possibile tutelare la dignità e credibilità delle forze di polizia, sia sul piano interno sia su quello internazionale. Enrico Zucca ha detto una semplice quanto sacrosanta verità, che sottoscriviamo”.
Tra i primissimi firmatari Roberto Settembre, giudice estensore della sentenza di appello sulle torture a Bolzaneto, Lorenzo Guadagnucci, giornalista picchiato dentro la scuola Diaz, Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa Social Forum,. Per aderire all’appello scrivere ad appellozucca@altreconomia.it.