Indaga la mobile

Un milione di dosi di cocaina destinate al Nord Italia: interrogato l’equipaggio del Dimitris C

La procura apre un'inchiesta: forse i sacchi dovevano essere gettati su un'imbarcazione più piccola prima di entrare in porto

Genova. Era destinata a Genova al mercato italiano la droga sequestrata ieri sera a bordo della nave Dimitris C. dieci miglia a dieci miglia dal porto di Genova. Lo stupefacente sarebbe stato scoperto durante un servizio ispezione dai marinai del cargo che hanno avvertito l’armatore che  ha chiamato la polizia greca che ha avvertito a sua volta quella italiana.

Sul caso indaga la squadra mobile. Si stima che dal carico si sarebbero potuti ricavare oltre un milione di dosi da riversare sul mercato ligure e relative direttrici di spaccio. Si tratta del più consistente sequestro di cocaina a Genova, il cui valore commerciale si aggira intorno ai venti milioni di euro.

Il sostituto procuratore Marco Zocco ha aperto un ‘inchiesta contro ignoti per traffico internazionale di stupefacenti e nelle prossime ore disporrà una perizia sui 300 kg di stupefacente sequestrato che non si trovava nei container bensì nell’intercapedine del cargo. Tra le ipotesi per lo sbarco quello che la droga potesse essere gettata in mare mentre la nave si trovava in rada oppure essere affiancata in navigazione da uno yacht per effettuare il trasbordo in alto mare ma questo presupporrebbe una collaborazione con i vertici dell’equipaggio in quanto la velocità del cargo dovrebbe essere quasi azzerata.

Il cargo con il suo carico di 7200 container si trova ora in porto a Genova e ancora non si sa quando potrà ripartire: la nave non si trova sotto sequestro, ma finché non termineranno gli interrogatori dell’equipaggio: al momento tutti sono sentiti come persone informate sui fatti.

Da tempo Sco e squadra mobile stavano monitorando diverse navi perché le indagini e gli accertamenti facevano presupporre l’arrivo di un grosso carico di cocaina. Dopo alcuni controlli a vuoto ieri sera grazie agli spunti investigativi segnalati dall’esperto per la sicurezza del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, si è arrivati all’ingente sequestro che conferma come il porto di Genova resti crocevia fondamentale per il traffico di stupefacenti, in mano in buona parte dalla criminalità organizzata anche se nel caso specifico le indagini sono appena cominciate.

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