Genova. Cantieri per la realizzazione del Terzo valico a rischio blocco. È questa la misura che le imprese di autotrasporto potrebbero essere costrette ad adottare in tempi brevi, a fronte di una situazione “ormai cronicizzata e insostenibile di ritardo nel pagamento delle fatture per i servizi di sgombero e lo smistamento dei materiali di scavo prodotti dalla talpa gigante nei tre cantieri Cociv per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità fra Genova e Milano”.
Una delegazione di autotrasportatori guidata dal presidente di Trasportounito, Franco Pensiero, ha esposto al Commissario del consorzio Cociv, Marco Rettighieri, e al Direttore generale dello stesso Cociv, Nicola Meistro, le ragioni della protesta e il pericolo che sfoci, in assenza della svolta ipotizzata da Cociv sul fronte dei pagamenti, nella sospensione delle prestazioni: “Con pagamenti scaduti da 8 mesi ai quali si sommano altri tre mesi nel saldo delle fatture – denuncia Trasportounito – le imprese di autotrasporto di fatto finanziano i cantieri di un’opera che è a sua volta finanziata dallo Stato. Si è creata una situazione ormai insostenibile che pone in crescente e gravissima difficoltà le imprese di autotrasporto”.
Le preoccupazioni dell’autotrasporto – sottolinea Trasportounito in un comunicato stampa – si concentrano anche sulla “composizione del consorzio Cociv, e in particolare sul futuro del socio Condotte, società ammessa alla procedura di concordato preventivo e affidata alla gestione di tre commissari giudiziali”.
“Al termine dell’incontro – ha concluso Franco Pensiero – il Commissario Rettighieri si è impegnato a garantire il pagamento degli arretrati entro e non oltre una settimana ed è dal mantenimento di questo impegno che dipenderà il ripristino di una normale dinamica di rapporti fra le aziende”.