La protesta

Terzo Valico, l’accusa dei No Tav: “Da Cravasco betoniere in tutta la valle, ma gli accordi erano altri”

Secondo i militanti la stazione di betonaggio nata per evitare il traffico dei mezzi pesanti sta rifornendo altri cantieri

presidio no tav no terzo valico a cravasco
Foto d'archivio

Genova. Una stazione di betonaggio che servirebbe diversi cantieri legati al Terzo Valico invece di lavorare in esclusiva per il cantiere di Cravasco, motivo per il quale fu predisposta.

Questa è l’accusa dei No Tav, che denunciano decine di passaggi quotidiani di betoniere nelle strade della Val Verde e della Val Polcevera.

“Peccato che questa stazione di betonaggio dovrebbe rifornire esclusivamente Cravasco – sottolineano gli attivisti in una nota stampa – l’impianto infatti venne costruito circa un anno fa, a poche decine di metri dal cantiere e venne propagandato proprio come la soluzione per eliminare il traffico di betoniere e camion dalle strade”.

Secondo i militanti mesi fa le istituzioni avevano predisposto degli accordi che “le betoniere devono servire esclusivamente il cantiere limitrofo e che potranno, entrando in galleria a Cravasco, concorrere solo alla costruzione di una piccola tratta di galleria sita nel territorio di competenza Comunale, esaurita la quale, l’impianto deve essere smobilitato”.

“Ormai sono settimane che da Cravasco scendono betoniere cariche, tutti le sentono passare di notte, tutti restiamo in coda dietro di loro mentre andiamo o torniamo dal lavoro – aggiungono – Chi paga come sempre sono le persone che vivono in queste valli, rese sempre meno vivibili, sempre più inghiottite da cantieri, traffico e inquinamento”

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