Sono tornate

Pegli, Marassi, Bolzaneto, Albaro: l’invasione della processionaria è in anticipo

Perché sono pericolose, soprattutto per i nostri amici a quattro zampe, e come bisogna comportarsi in caso di avvistamento

processionaria foto da wikipedia

Genova. E’ più facile avvistarle nei mesi estivi, quando le larve escono dalle uova deposte dalle femmine, ed escono a nutrirsi delle resine dei pini. Ma anche quest’anno, come già nel 2017, sono già stati registrati i primi, numerosi, casi di processionaria.

DOVE. Negli ultimi giorni i lepidotteri sono state notate dai cittadini nelle zone di Pegli (via Salgari e dintorni), del Biscione, sopra Marassi, in particolare tra via Fea e via Loria e anche a Bolzaneto, in Valpolcevera, nei giardini dell’ex ospedale Pastorino. E ancora in via Montallegro e via Byron, ad Albaro.

Pur non essendosi trattato di un inverno particolarmente mite, le processionarie sono già attive. E questo può costituire un problema per i cani, i gatti o anche l’uomo. La processionaria del pino può infatti provocare reazioni allergiche e infiammazioni, e addirittura letale per gli animali. Nei cani, che per natura annusano il terreno e possono aspirare grandi quantità di urticante, i sintomi possono essere talmente gravi da causarne la morte.

Nel caso un cittadino trovasse un nido di processionarie la cosa da fare è avvertire il municipio di competenza, che a sua volta si rivolgerà ad Aster. Questo a meno che non si tratti di un terreno privato. In quel caso sarà necessario, a proprie spese, rivolgersi ad aziende specializzate, per la rimozione e lo smaltimento del nido.

La processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa) è un lepidottero (farfalla) che nella fase larvale si nutre di aghi di conifere. Il nome “processionaria” deriva dal comportamento delle sue larve, che si spostano in lunghe file indiane. Le larve della processionaria sono rivestite di peli urticanti. Sono questi a essere pericolose. La rimozione dei nidi di processionarie è obbligatoria per legge.

Le precauzioni da adottare sono: non avvicinarsi alle piante che presentano nidi e comunque evitare di sostare sotto pini e conifere in generale; non toccare a mani nude i nidi o le larve; non toccare a mani nude corteccia di alberi, arbusti o rami infestati; non effettuare lavori che possano diffondere nell’aria i peli urticanti, a esempio rastrellamento delle foglie o sfalcio dell’erba.

In caso di contatto fare tempestivamente una doccia e lavare gli indumenti a temperatura elevata; trattare la pelle pulita con un prodotto antistaminico; se il contatto è avvenuto con le mucose, sciacquare subito le parti contaminate con acqua e bicarbonato (anche nel caso di cani, cavalli o altri animali); in caso di irritazione congiuntivale, di irritazione delle vie aeree o crisi asmatiche rivolgersi immediatamente al medico (o al veterinario).

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.