Prima volta

Palazzo Ducale, ecco “l’era Bizzarri” tra Tortora, Paganini, Kertesz e Ligabue

"Vorrei che il Ducale fosse un posto dove non si fanno solo mostre ma dove si viene a vivere, dove le idee si incontrano e dove le idee ci si scambiano"

Foto d'archivio

Genova. La ‘Storia in Piazza’, curata da Luciano Canfora e Franco Cardini e dedicata alle Rivoluzioni, la rassegna ‘Città di mare’ pensata da Claudio Magris e Margherita Rubino, il festival dell’editoria indipendente Book Pride, mostre su Enzo Tortora e Niccolò Paganini e una grande esposizione intitolata “L’età dell’incertezza”.

Tutto questo e molto altro ancora è il programma 2018 di Palazzo Ducale di Genova, il primo della ‘Era Bizzarri’, programma cioè firmato dall’attore chiamato alla presidenza della Fondazione per la Cultura. Il programma ha l’impronta di Bizzarri con il primo ciclo sulla letteratura comica del Novecento curato proprio da lui con Tullio Solenghi e con la mostra dedicata a Enzo Tortora a 90 anni dalla nascita.

“Vorrei che il Ducale fosse un posto dove non si fanno solo mostre – ha detto Bizzarri durante la presentazione – ma dove si viene a vivere, dove le idee si incontrano e dove le idee ci si scambiano”. Altra mostra unica nel suo genere, curata tra gli altri da Ivano Fossati, è quella su Niccolò Paganini, “la prima vera rockstar” ha detto Bizzarri.

E poi l’esposizione dedicata all’Età dell’incertezza con opere, tra gli altri, di Sironi, de Pisis, Depero, de Chirico, Severini e altri ancora. Il prodromo a tutto questo due splendide mostre pianificate dalla precedente presidenza di Palazzo Ducale: la prima (dal 24 febbraio) dedicata a André Kertesz e la seconda (3 marzo) l’antologica di Antonio Ligabue.

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