Genova. Il consiglio comunale genovese ha votato all’unanimità, con 34 voti favorevoli su 34 presenti, una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e che impegna il sindaco e la giunta ad attuare tutte le misure necessarie per migliorare il sistema di ristorazione scolastica.
Tra le proposte dei consiglieri pentastellati la creazione di un centro di cottura per ogni municipio, il ripristino, ove possibile, dei centri di cottura interni alle scuole e ancora dell’inserimento, nel capitolato di gara, di sanzioni più adeguate e di controlli più stringenti sulla qualità dei pasti e l’idoneità dei mezzi che trasportano le derrate.
La mozione M5S richiede anche di creare un tavolo di confronto con sindacati, genitori e scuole per tentare di riportare il servizio di ristorazione in ambito pubblico, riducendo le esternalizzazioni. “Non lo vedo possibile nel breve periodo”, ha detto l’assessore ai Servizi educativi Francesca Fassio.
Tra i punti più caldi, infine, la questione della composizione delle commissioni mense. Secondo Fassio un genitore non deve essere commissario nella stessa mensa utilizzata dal figlio: “Il pasto a scuola è un momento educativo – dice – è sbagliato che sia presente un genitore”. Maria Tini (M5S) ha affermato: “Si vuole limitare la funzione dei commissari-genitori con la scusa che possano avanzare critiche immotivate o esagerate per una sorta di conflitto di interesse”.