Sale la protesta

Lungomare Canepa, via alla petizione del comitato: “No alle 6 corsie e al ghetto. Basta degrado!”

Genova. “No alle 6 corsie ed al ghetto. Basta degrado!”. E’ lo slogan con cui un comitato di abitanti della zona interessata dai cantieri in Lungomare Canepa, nel quartiere di Sampierdarena, che ha lanciato una petizione pubblica, anche on-line, per protestare contro “un’autostrada a sei corsie, proprio sotto le finestre di casa, e un quartiere chiuso da un muro sorto all’improvviso”.

I cantieri, infatti, dovrebbero lasciare alla città una nuova infrastruttura viaria a sei corsie: per fare ciò è stata allargata la sede stradale, demolendo alcuni precari e arrivando a mettere le recinzioni a pochi centimetri dai palazzi.

Ma la cosa che ha fatto esplodere rabbia dei cittadini è la nascita di un muro di cemento alto 170 centimetri, a poco più di mezzo metro dalle case. “Il muro non era nel progetto che è stato presentato ai cittadini – spiegano dal Comitato Lungomare Canepa – al suo posto una generica barriera. Un muro così, senza varchi, ci chiude dentro un ghetto. La petizione è sulle gravi criticità che l’opera di ampliamento di Lungomare Canepa apporterà al quartiere.  La sede stradale troppo prossima alle abitazioni e la pista ciclabile è inservibile per i residenti del quartiere, in quanto nel progetto è prevista lato mare. Ma non solo: rileviamo la mancanza di barriere acustiche atte a mitigare un flusso di auto pari a 2.500 veicoli all’ora per direzione, dato previsto dai progettisti. E poi c’è la questione del muro, vicinissimo alle abitazioni, tanto da essere quasi una rampa per i poggioli, e un solo varco, in piazzetta dei Minolli”.

“La nostra principale richiesta è avere una fascia di rispetto e soluzioni concrete atte a mitigare inquinamento acustico ed atmosferico – confermano gli abitanti – Oltre al totale abbattimenti di muri”.

Ecco il testo della petizione

 COMITATO LUNGOMARE CANEPA

A difesa degli abitanti e commercianti che subiscono o subiranno gli effetti negativi del cantiere e della futura strada a scorrimento veloce.

Alla c.a. di,

ANAS

Autorità Portuale di Genova

Regione Liguria

Comune di Genova

Società per Cornigliano

Sviluppo Genova

PETIZIONE POPOLARE

PREMESSO CHE:

•         Con atto in data 3 aprile 2012 del Provveditore alle OO.PP., a seguito della conferenza di servizi tenutasi in data 3 marzo 2012, è stato approvato il progetto di rifacimento di via lungomare Canepa che amplierà tale strada dalle attuali quattro corsie a sei e la trasformerà in strada di tipo D, cioè in una strada urbana di scorrimento, categoria appena inferiore a quella massima, quella autostradale.

•         Non risulta che la suddetta decisione sia mai stata condivisa pubblicamente con i cittadini del quartiere che ospita l’opera, ne’ tantomeno che essi siano mai stati coinvolti direttamente nel processo decisionale, seppure in via puramente consultiva.

La pubblicizzazione istituzionale dell’opera è stata ed è tuttora carente tanto che ad oggi nessun ente risulta aver pubblicato in rete il progetto esecutivo o il capitolato speciale d’appalto dell’intervento.

•         L’ampliamento della strada avverrà esclusivamente in direzione dell’abitato sottraendo ad esso la fruizione delle aree fino ad ora disponibili, mentre resterà intatto il confine con l’area portuale. L’aggiunta di due corsie alle attuali quattro si tradurrà di fatto nel raddoppio dell’odierno calibro della strada, le cui strutture verranno perciò letteralmente ad aderire agli edifici civili.

•          Al termine del complesso delle opere riguardanti la nuova viabilità locale, comprendenti il nodo di San Benigno nonchè il raccordo al casello di Genova-Aeroporto e alle sponde del Polcevera, la via lungomare Canepa si troverà ad essere il punto nevralgico della viabilità del ponente genovese.

Su detta via confluiranno infatti le molteplici correnti di traffico in transito da e verso le seguenti direzioni:

– l’Aurelia di levante e di ponente (via Di Francia e via Siffredi)

– i caselli autostradali di Genova Aeroporto e Genova Ovest

– i varchi portuali

– le sponde del Polcevera

– la sopraelevata di Genova

•         Il traffico previsto sarà pertanto consistente: “uno studio di Sviluppo Genova prevede un flusso di traffico sul Lungomare Canepa, direzione Levante, di oltre 2.500 vei/h”.

•         Tra  i  punti  di  debolezza  del  progetto  va  rilevantenmente  segnalato  che  “la  strada  urbana  di scorrimento (6 corsie) si allaccia a strade di larghezza minore con conseguente collo di bottiglia”.

•         ll progetto esecutivo attualmente cantierizzato sarà foriero di svariate criticità che qui sinteticamente elenchiamo:

vv I livelli di inquinamento acustico ed atmosferico cui saranno esposti gli abitanti della fascia adiacente la nuova strada, già oggi a livelli di guardia, diverranno non sostenibili.

Ciò avverrà non solo in conseguenza dell’atteso incremento di traffico e della incombente vicinanza della strada all’abitato ma anche a causa dell’aumento del limite di velocità, che su questo tipo di strade è previsto in 70 km/h, in continuità con la strada Guido Rossa, di cui la via Lungomare Canepa “costituisce il naturale proseguimento verso levante”. (1)

vv Non sono previste significative misure di protezione dei cittadini rispetto al detto inquinamento, quali fascie di rispetto e barriere acustiche, poiché “è emersa l’impossibilità di prevedere la realizzazione di barriere antirumore e, tanto meno, di gallerie artificiali, accorgimenti generalmente utilizzati per l’abbattimento della rumorosità da traffico veicolare in sede autostradale”. (1)

Anzi, in caso di futuri accertamenti fonometrici con esito sfavorevole, l’unica previsione è quella di procedere ad “eventuali interventi sui requisiti acustici passivi degli edifici, qualora risultasse indispensabile”. (1)

Pertanto non si è scelto di modulare il progetto adeguandolo alla vivibilità del preesistente abitato ma, al contrario, di realizzare prioritamente la strada obbligando eventualmente i cittadini a doversi difendere dai prevedibili effetti nefasti dell’opera.

Di fatto si prevede di dotare le abitazioni di infissi con vetri multipli per attutire la rumorosità proveniente dalla strada e, supponiamo, di doverli tenere costantemente serrati a pena dell’invivibilità delle abitazioni.

Con ciò verrebbe gravemente leso il diritto degli abitanti alla quiete ovvero alla ordinaria fruizione dei propri immobili: il comune uso delle finestre per fornire aria e luce alla casa.

 

– Risulta che “l’intervento in oggetto rappresenta di fatto un’opera prevista dal Piano di

Risanamento Acustico del Comune di Genova per la bonifica dell’Area Vasta (quartiere di Sampierdarena), in quanto sgraverebbe le vie che attraversano il quartiere di Sampierdarena da tutti quei veicoli diretti in porto, in autostrada o verso il centro città o levante cittadino”. (1)

Ma il mero confronto tra le mappe di simulazione del traffico prima e dopo la realizzazione degli interventi viarii dimostra che le “zone maggiormente abitate del quartiere di Sampierdarena” (1) non ne trarranno affatto giovamento perché il traffico in loco, lungi dal decrescere, si intensificherà (vedi cartine a seguire).

A titolo di esempio si può osservare che il flusso di traffico in via Cantore resterà inalterato con tendenza ad aumentare, in corrispondenza del tratto rosso a metà della via

– La nuova strada sarà pressochè impermeabile al quartiere a causa della chiusura dei numerosi varchi preesistenti.

Si prevede il mantenimento della sola ed insufficiente uscita presso piazzetta dei Minolli, prevalentemente funzionale al distributore di carburante ivi presente, ma sarà eliminato il fondamentale varco in corrispondenza del crocevia di via Molteni-via Sampierdarena, che sarà raggiungibile solo procedendo a corsia unica verso la Fiumara, cronicamente congestionata, per poi proseguire nella labirintica serpentina di via Bombrini-via Gaggini-Traversa degli Operai, impraticabile per varie categorie di veicoli.

Con il nuovo assetto sarà perciò impedito agli abitanti di vaste zone occidentali del quartiere di raggiungere agevolmente i propri domicili; giova ricordare che si tratta di migliaia di persone.

Per le attività commerciali ivi locate sarà una fondamentale perdita di clienti.

Altrettanto difficoltato sarà l’accesso agli Uffici Postali di piazza Monastero, alle Scuole Novaro ed agli Uffici Municipali.

E ciò è tanto più grave perché l’impedimento riguarderà a maggior ragione eventuali mezzi di soccorso e di polizia.

Per tutti sarà una penalizzazione che invoglierà ad abbandonare il quartiere con il conseguente deprezzamento degli immobili ed il successivo degrado sociale che si sovrapporrà a quello già in corso.

– Risulta discutibile la gestione di alcune aree di confine con l’abitato: il degradante muro di protezione in prossimità dei civv. 18, 20, 22, 24, 30 di via Sampiedarena non solo oscura le finestre di alcuni immobili ma si presta anche a facilitare l’ingresso di malintenzionati all’interno delle abitazioni e viene comunque a creare malsane e pericolose intercapedini.

– Si prevede la realizzazione di una pista ciclabile (corridoio tecnologico) che per la sua posizione, interposta tra la ferrovia portuale e la strada a scorrimento veloce, sarà preclusa al quartiere e verosimilmente poco ambita da chiunque.

                                         PER QUESTI MOTIVI

Non possiamo concordare sulla reale opportunità dell’intervento infrastrutturale riguardante via lungomare Canepa, che riteniamo sovradimensionato rispetto al contesto viabile nonchè gravemente impattante sul territorio.

L’ammodernamento di via Lungomare Canepa nonchè la sua riclassificazione a strada urbana di scorrimento (tipo D) potevano ben essere perseguiti mantenendo le attuali due corsie per direzione di marcia, così come contemplato dal vigente Codice della Strada:

“D  –  STRADA  URBANA  DI  SCORRIMENTO:  strada  a  carreggiate  indipendenti  o  separate  da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia” (art.3, comma 3 C.d.S)

Ciò avrebbe consentito di contemperare al meglio le esigenze viarie con la vivibilità del quartiere.

Ciò nonostante, preso atto del cantiere già aperto e dell’attuale stato di avanzamento dei lavori, riteniamo di sottoporVi, una soluzione fattibile e concreta che consenta di elevare ad un livello minimamente accettabile la vivibilità del quartiere di Sampierdarena e delle molte migliaia di persone che lo abitano o che ivi lavorano.

Il Comitato Lungomare Canepa promuove la presente petizione popolare al fine di chiedere ai Soggetti ed alle Istituzioni competenti la revisione del progetto anche mediante lo strumento della variante in corso d’opera, con i seguenti obiettivi:

 – Realizzazione di un’adeguata fascia di rispetto corrente lungo l’intero confine tra la strada e l’abitato: un’area interamente dedicata al quartiere che ne tuteli la salute e la vivibilità ovvero una zona pedonale verde separata dalla sede stradale.

A tale scopo suggeriamo esplicitamente di depennare dal progetto il “corridoio tecnologico” lato a mare, che resterebbe praticamente inutilizzato, per traslare tale area in adiacenza agli edifici civili, lato a monte.

Contestuale abbattimento del già citato muro di protezione edificato in prossimità di alcuni edifici.

– Installazione di accorgimenti infrastrutturali (barriere acustiche, siepi, etc.) efficaci ed esteticamente gradevoli, atti ad abbattere l’inquinamento generato dalla nuova strada.

– Mantenimento dell’attuale varco in direzione del crocevia via Molteni-via Sampierdarena, conformandolo alla strutturazione della nuova strada, onde consentire l’accesso alla zona occidentale del quartiere provenendo da levante.

– Installazione di cancelli e relativi orari di apertura nella suddetta fascia al fine di garantire la sicurezza, anche seguendo il modello della cosiddetta “Amministrazione condivisa” già sperimentata dal Comune di Genova, con particolare attenzione alle aree più isolate.

– Accurata verifica del corretto smaltimento dei manufatti in amianto preesistenti nell’intera area oggetto dell’opera.

Fiduciosi di Vs. accoglimento delle seppur minime ma ragionevoli richieste di cui sopra, restiamo in attesa di vostro cortese riscontro, dichiarandoci sin da ora disponibili a qualsivoglia approfondimento tecnico nello spirito di fattiva collaborazione.
Genova, 17 Febbraio 2018

Il Comitato Lungomare Canepa

Presidente: Dott.ssa Silvia Giardella

Vice Presidente: Sig.ra Barbara Resta

Segretario e Cassiere: Sig. Fabrizio Bozzolo

COMITATO LUNGOMARE CANEPA – C.F. 95203210109 – comitato-lungomare-canepa@pec.it

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