Appello

Grido d’allarme dei cittadini di Certosa: “Non private il quartiere del Cup”

Il comitato liberi cittadini di Certosa è preoccupato dal prolungarsi dei lavori di ristrutturazione nei locali Asl, e dalle voci di nuovi tagli

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Genova. Nel 2012, per difendere il poliambulatorio e centro Cup del quartiere, erano scesi in piazza in 500. Sono pronti a rifarlo, i cittadini di Certosa, in Valpolcevera, se vedranno confermati i loro timori ovvero la possibilità di chiusura dello sportello servizi della Asl 3 in via Canepari.

Il dubbio, ai residenti del comitato, è venuto quando i lavori di manutenzione straordinaria – il Cup è chiuso da tempo per via del cantiere – sono stati prorogati di altri due mesi. La notizia è stata confermata ufficialmente dalla direttrice del distretto X della Asl. Questa storia si era verificata in maniera fotocopia proprio nel 2012, quando il servizio era in odore di chiusura. “Al tempo riuscimmo a fermare tutto con una mobilitazione massiccia – dice Enrico Dellepiane, portavoce del comitato – ma anche negli anni successivi si susseguirono momenti in cui pareva dovessimo rinunciare al poliambulatorio, magari in vista dell’apertura di una casa della salute che mai ha preso forma”.

I cittadini si sono già mobilitati con politica e istituzioni per far passare il segnale all’assessorato alla Sanità e ad Alisa. “Non vogliamo essere penalizzati – dice D’Agostino – il servizio è fondamentale per un quartiere dove vivono moltissimi anziani che avrebbero difficoltà a spostarsi altrove”.

“Alziamo i radar – avvertono dal comitato – se le notizie verranno confermate torneremo a mobilitarci come nel 2012 per difendere questo importante presidio per Certosa”.

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