Genova. Con una partita così fisica, 37 falli fischiati, Marco Giampaolo fa i complimenti ai suoi ragazzi “per essere stati bravi a stare nello sporco, nel gioco duro”. Il centrocampo muscolare del Torino ha fatto il proprio dovere: non era semplice per la Samp trovare spazi e le solite linee di passaggi. La differenza di chili e altezza si è fatta sentire: “Loro hanno rubato qualche rimbalzo in più rispetto a noi, inoltre hanno anche giocatori abili tecnicamente, è stata dura. Il Toro è una squadra forte, ha perso solo 4 volte in questo campionato, sono compatti, fisici, difficili da abbattere, prima erano più offensivi, ora in trasferta pensano a non perdere e a sfruttare qualche ripartenza”.
Il rammarico sta nel non aver sfruttato la superiorità numerica: “Le energie sono venute meno, a entrambe le squadre, è mancato qualcosa in quella fase, il pari ci sta”.
Il voler dare un segnale alla squadra in ogni caso ha suggerito a Giampaolo i cambi: “Caprari è stato un rischio, ho alleggerito ancora di più la squadra, Kownacki idem, volevo allargare le maglie, un giocatore con caratteristiche diverse, inoltre c’entra anche il fatto che Ramirez e Barreto fossero ammoniti”.
Sulle difficoltà che ha avuto Murru, Giampaolo minimizza: “Il ragazzo mi è piaciuto, per nessuno sarebbe stato facile affrontare il Iago Falque del primo tempo. Arrivava un attimo dopo nell’accorciarlo perché aveva paura di essere scavalcato dalla palla”.
Il tour de force Fiorentina, Roma, Roma, Torino si è concluso con due vittorie e due pareggi, la Samp è sempre in lotta per l’Europa, ma Giampaolo continua sulla sua linea: “Non pensate mica che la squadra giochi per non vincere? Cosa cambia dire che giochiamo per andare in Europa? Rischiamo di essere inibiti se giochiamo per il risultato, invece bisogna sempre giocare per esaltare l’aspetto ludico. Non ho pensato neanche per un secondo ai calcoli per mantenerci in vantaggio nello scontro diretto”.
Ora arriva il Verona, all’andata fu un pareggio a reti bianche. Senza Ramirez e con Praet ancora fuori, Giampaolo dovrà inventarsi qualcosa: “Saremo competitivi”, assicura con un sorriso.