Genova. Una partita praticamente perfetta, Inter annichilita da un Genoa in forma strepitosa, che conquista la terza vittoria consecutiva. La rivincita di un giocatore a lungo criticato dai tifosi da tastiera, quel Goran Pandev che è sempre più leader di questa squadra, a cui è bastato l’arrivo di Hiljemark per dare quello che mancava a un centrocampo lento e macchinoso. Il resto l’ha fatto Davide Ballardini con il suo staff, riportando la squadra in grande forma fisica, oltre che psicologica. Finisce 2-0, con due gol per tempo, il primo regalato dall’Inter, ma realmente meritato per la mole di gioco espressa dagli 11 rossoblù.
Partenza a razzo
Dentro Bessa dal primo minuto, Pandev alle spalle di Galabinov, punto di riferimento offensivo. L’Inter, con le assenze di Miranda, Perisic e Icardi, mette Eder unica punta, con alle spalle Candreva-Borja Valero-Karamo.
Il Genoa parte alla grande, guadagnando diversi calci d’angolo nei primi dieci minuti. All’11’ colpisce anche un legno con Pandev, il cui cross viene mancato da Hiljemark, ma il rimbalzo sull’erba bagnata, rimbalza sulla traversa, favorendo l’intervento di Handanovic. Proprio Pandev è uno dei più scatenati, da lui passano tantissimi palloni, ma stasera il Genoa riesce a sviluppare quel gioco corale che mancava nella prima parte di campionato.
L’Inter si fa vedere pochissimo dalle parti di Perin, due le opportunità in tutto il primo tempo: al 19′ Karamoh al volo in area non riesce a colpire come avrebbe voluto, svirgola un pallone che di testa avrebbe avuto ben altra sorte. Al 31′ è proprio il capitano rossoblù a farsi trovare pronto su Candreva, in posizione favorevole per un destro dopo una respinta di Rossettini, la deviazione del numero 1 rossoblù è determinante.
Non è serata per Ranocchia, dopo l’ammonizione per aver atterrato Pandev al 27′, rischia il rosso al 41′ per aver allungato il gomito su Galabinov, Fabbri lo grazia, fischiando solo il fallo. Il difensore neroazzurro diventa suo malgrado l’autore del vantaggio del Grifone proprio allo scadere del 45′: la dea bendata ci mette tutto l’impegno per confezionare un autogol incredibile: cross dalla sinistra di Zukanovic, in area ci sono Skriniar e Ranocchia, il primo tenta un rinvio che colpisce il ginocchio dell’altro, la palla rimbalza e termina in rete, con gli increduli giocatori genoani che vanno al riposo in vantaggio, meritato.
Il sigillo di Pandev
Nella ripresa il Genoa torna in campo sempre molto concentrato. Entra Omeonga dopo 11′ minuti al posto di Bessa e il Grifone raddoppia al 59′ con Pandev: sul calcio d’angolo battuto da Hiljemark, Laxalt dal limite dell’area prova il tiro, lo intercetta pesca Pandev, che controlla di destro e col mancino infila Handanovic sotto la Nord, che impazzisce di gioia.
I cambi da entrambe le parti non cambiano gli equilibri, l’Inter non sfrutta l’unica vera palla gol concessa nella ripresa dalla squadra di Ballardini: corner di Cancelo, sul secondo palo Eder controlla e calcia a giro: Zukanovic salva sulla linea di testa.
Genoa-Inter 2-0
45′ Ranocchia (aut); 59’Pandev
Genoa: Perin, Rossettini, Spolli, Zukanovic, Rosi, Bessa (56′ Omeonga), Bertolacci, Hiljemark, Laxalt, Pandev (80′ Lazovic), Galabinov (77′ Lapadula).
A disposizione: Lamanna, Zima, Cofie, El Yamiq, Migliore, Rigoni, Pedro Pereira.
Allenatore: Ballardini
Inter: Handanovic, Cancelo, Skriniar, Ranocchia, D’Ambrosio, Gagliardini, Vecino (62′ Rafinha), Karamoh, Borja Valero (76′ Brozovic), Candreva (77′ Pinamonti), Eder.
A disposizione: Padelli, Pissardo, Lisandro Lopez, Santon, Dalbert, Emmers, Lombardoni.
Allenatore: Spalletti
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti: Ranocchia
Spettatori: paganti 5.052, incasso 148.103, 17.577 abbonati, 173.875 euro la quota gara .