Genova. Il quinto della pensione da europarlamentare di Umberto Bossi puo’ essere sequestrato anche in futuro. Questo quanto stabilito dai giudici del tribunale del Riesame di Genova che hanno respinto il ricorso presentato dal legale dell’ex leader del Carroccio.
I giudici sostengono che è vero che non possono essere sequestrati beni futuri, ma considerano che il vitalizio percepito dal fondatore della Lega Nord “è un diritto di credito gia’ maturato, certo e incondizionato, corrisposto in rate mensili”.
I magistrati avevano avviato la procedura per congelare i conti di Bossi, dell’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito e dei tre ex revisori contabili dopo la sentenza di condanna per la maxi truffa ai danni dello Stato per i rimborsi elettorali.