Genova. Dopo i fatti di Macerata, il dibattito politico non si placa. Dopo il passo indietro di Anpi, Cgil, Libera e Arci sulla manifestazione prevista per domani nella città marchigiana, sono in molti a prendere le distanze e fare distinguo.
Potere al Popolo, nuova formazione politica di Sinistra, nata dalla frattura del post-Brancaccio tra base e partiti (confluiti in Liberi e Uguali), critica pesantemente le reazioni politiche di alcuni soggetti, anche vicini agli ambienti antifascisti, e rilancia la mobilitazione di piazza, anche a Genova.
“La decisione della Prefettura e del Ministro Minniti di vietare le manifestazione antifascista di Sabato è un fatto gravissimo si legge nel comunicato che lancia l’inziativa – Così come è assolutamente incredibile che alcune forze antifasciste abbiano deciso di accettare il divieto”.
Non è dimenticato il fatto di sangue di piazza Tommaseo del mese scorso: “I neofascisti ci sono anche nella nostra città e, solo venti giorni fa, hanno accoltellato un compagno rischiando di ucciderlo. Una grande manifestazione antifascista ha fatto vedere che la città di Genova vuole ed è in grado di rispondere alla loro violenza”.
Il comunicato, dopo aver attaccato in particolar modo il Partito Democratico, lancia il presidio per sabato 10: “Siamo solidali con i compagni e le compagne che sfileranno a Macerata sabato, sfidando i divieti in un corteo che ci auguriamo forte, determinato e in grado di parlare ragionevolmente a tutta la popolazione italiana.
Facciamo quindi un appello a tutte le forze realmente antifasciste della città a partecipare con noi sabato 10 febbraio alle ore 17,30 in Piazza De Ferrari a un presidio in solidarietà con gli antifascisti che sfileranno a Macerata e contro la deriva fascista in Italia”