Genova. Non si placano le polemiche sull’eventuale ri-collocazione degli impianti di stoccaggio dei prodotti petroliferi di Multedo.
In questi giorni l’ipotesi più accreditata sarebbe quella si spostare i depositi costieri nelle aree ex Ilva, a Cornigliano; una eventualità che sta suscitando non poche polemiche, soprattutto nel quartiere di Cornigliano, che da decenni sta lottando per una rinascita, dopo i decenni dell’industria pesante.
Nella discussione tra aziende, istituzioni e autorità portuale, si inserisce la cittadinanza, che attraverso l’associazione “Cornigliano per la città” ha scritto una lettera aperta, e di fuoco, al primo cittadino, che durante la campagna elettorale spesso visitò il quartiere a caccia di consenso.
“Noi cittadini di Cornigliano non abbiamo dimenticato le sue visite e le sue promesse in campagna elettorale e come abbiamo avuto già modo di spiegarle Cornigliano ha pagato un prezzo altissimo immolandosi sull‘altare dello sviluppo industriale della città ma subendo come conseguenza diretta pesanti ricadute in termini ambientali e di salute dei residenti – si legge nella lettera, pubblica on line sulla pagina facebook dell’associazione – La nostra delegazione, come ci viene raccontato dalla storia, oltre ad essere stata scippata del suo litorale e della sua identità di area di villeggiatura (anche la famiglia Kennedy saltuariamente vi trascorreva le vacanze estive), ha subito una violenza sistematica e sproporzionata”.
Ma la lettera va avanti, e i toni si induriscono: “Rileviamo che qualche passo in avanti è stato compiuto con la chiusura dell’acciaieria che per trent’anni ha letteralmente avvelenato la nostra aria al punto che ancora oggi i livelli di inquinamento sono i più alti della città, tuttavia ci giungono notizie che oltre al fangodotto su cui manteniamo posizione di forte critica ci sia l’ombra del petrolchimico e un accordo fra ArcelorMittal ed enti locali — comune, regione, authority per altri progetti ad elevato impatto ambientale che potrebbero essere riconsiderati nell’area Ilva e questo proprio mentre sembrerebbe essere giunto ai blocchi di partenza il grande progetto di riqualificazione urbanistica della delegazione”.
Da qui l’avviso al sindaco Marco Bucci: “Qualora queste voci trovassero conferma sarebbe per noi come un atto di alto tradimento a fronte delle promesse, in ultimo ci giunge notizia che l’ufficio del patrimonio Comunale ha inserito nella lista degli immobili da alienare anche il Mercato Comunale di Piazza Monteverdi la cui destinazione d’uso doveva essere di ben altro tipo ma sempre nella disponibilità dei residenti”.
“Le chiediamo, caro Sindaco, di riconsiderare con grande attenzione le future scelte su Cornigliano – si conclude la lettera – avendo ben chiaro che i cittadini residenti hanno terminato la loro pazienza e non possono tollerare l’idea che le sue parole, su cui hanno basato il loro consenso elettorale, siano state utilizzate per un mero calcolo di opportunità”. Chi ha orecchie per intendere…