Genova. Quali sono le grandi imprese che hanno contratto prestiti con Carige e non li hanno saldati contribuendo a metterle in difficoltà? Lo chiede l’associazione dei piccoli azionisti di Banca Carige che oggi ha messo sotto accusa la mancanza di trasparenza, il fatto che i nomi non si siano mai saputi.
“Come in altri istituti bancari l’ammontare degli Npl, non productive loans, i crediti inesigibili, è composto prevalentemente da crediti di rilevante importo erogati a imprese o imprenditori di cui non è mai stata rivelata l’identità”, afferma in una conferenza stampa Silvio De Fecondo, presidente dell’associazione che raggruppa 250 iscritti.
“Questo stride con il fatto che invece i privati e i piccoli imprenditori che non pagano un assegno o una rata di credito al consumo vengono individuati molto velocemente e agevolmente e conosciuti da tutti”. La conferenza stampa cade nel giorno in cui il Cda di Carige discute tra l’altro la richiesta di chiarimento del primo azionista, Malacalza Investimenti, sulla gestione dell’aumento di capitale concluso a dicembre.