Cerimonia

Sturla, iniziata la costruzione dell’asilo nido nella caserma dei carabinieri

Sarà aperto anche alle famiglie della zona e ospiterà fino a 30 piccoli. Alla posa della prima pietra il comandante dell'arma Del Sette e la ministro Pinotti

Genova. Sarà il primo asilo nido all’interno di una caserma dei carabinieri in tutto il Nord Italia. Alla cerimonia della posa della pietra, oggi a Sturla, ha partecipato anche la ministro alla Difesa Roberta Pinotti, oltre al comandante generale dell’arma Tullio Del Sette.

La struttura aprirà a settembre nella caserma sede del comando Legione carabinieri Vittorio Veneto, a Sturla, e sarà aperta ai figli di tutti i militari residenti nella zona o che svolgono servizio nella caserma ma anche agli abitanti dell’area.

L’asilo nascerà in un’area di 1100 metri quadrati, 500 coperti e 600 all’esterno, potrà ospitare 30 bambini e avrà un’ingresso indipendente dalla caserma. “L’asilo vicino al posto di lavoro o alla propria abitazione – ha detto Pinotti – garantirà maggiore serenità ai genitori che svolgono servizio nei Carabinieri e in altri corpi militari dello Stato”.

Prima pietra asilo carabinieri Pinotti del sette

Oltre a Genova altri due asili nasceranno nella caserma Carretto di Napoli e nella Nuova scuola Allievi marescialli di Firenze. Si tratta di strutture volute dal ministro Pinotti che, come ha ricordato oggi, già nel 2006 in veste di presidente della commissione Difesa, raccolte le istanze del personale, si impegnò a realizzare il progetto degli asili nelle caserme. Programma portato avanti grazie a un fondo speciale di 12 milioni di euro da investire in tre anni per la costruzione di 32 asili in tutta Italia.

“Grazie allo sblocco della spending review potremo presto garantire nuove assunzioni per adeguare gli organici di tutte le forze dell’ordine”. Lo ha detto il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette a margine della posa della prima pietra per il nido. Del Sette ha poi definito “entusiasmante” il bilancio del suo triennio al comando generale dell’arma ormai al termine. E chi ha chiesto delle difficoltà, con riferimento ad alcune indagini nella sua Toscana (i carabinieri accusati di stupro da due studentesse americane a Firenze e la vicenda della bandiera di ispirazione nazista trovata in una caserma), ha detto: “Le difficoltà non hanno mai intaccato il mio entusiasmo o inciso sull’intensità di lavoro che con il passare del tempo anzi è aumentata”.

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